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ferro ne' suoi usci deratas portas chiamale il Baccet-
ti. L' una, e l'. altra di queste è bene conserva-
ta: ma non cosi le mura, che parte sono rovina-
te ne i merli; parte sono ſtate rifatte, e rappezzate
modernamente. Da questa entrati che siamo, si presenta
a mano manca in figura di quadrato il Cimiterio, e il
Campanile, che al presente ha tre belle e sonore cam-
pane. Il Cimiterio mi penso, che ne' passati secoli
non fosse ristretto dentro quei piccoli confini, ne i
quali èi al presente; ma occupasse tutto quello spa-
zio, che occupa al presente la Chiesa nuova, il por-
tico, e la piazza tutta, che giace avanti, e che es-
sendo ristretta da mura, e porta moderna, forma un
altro piccolo quadrato. Mi parve in somma qui di
vedere la situazione propria, e la figura degli anti-
chi Cimiteri de' Cristiani descrittici dagli Antiquari,
Favorisce questa mia oppenione ciò, che mi fu referi-
to dal cortese P. Camarlingo Allegri: essersi, cioè,
pochi anni ſono, quivi disotterrati alcuni lastroni di
pietra, che Inscrizioni, e vecchi Stemmi aveano scol-
piti; e che per non curanza lasciati stare sotterra,
saranno ora richiamati a un piu bel giorno: mentre
a mia insinuazione saranno posti per adornare l', atrio
avanti la nuova. Chiesa. L' Inscrizione del Campanile
la riportò non senza qualche abbaglio nella Storia de
Conti di Marciano l' Ughelli; quindi il Sig. Manni
nelle sue brevi note al Borghino ce la rappreseniò in-
forme tale, quale esiste; e finalmente il Sig. Lami a
pag. 1213. dell Odeporico la spiegò cosi:
GLA. SIT. DN.
TACCVS, ABBAT.
ME . ST. DNI. PETRI
S . COMITIS . VV.
GVILLELMI TEP.
FECIT . I. P. X. II.
Gloria sit Domino
Taccus. Abbatis
Me-