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to, come leggesi negli atti della Curia Arcivescovile.
Altro Rettore D. Jacopo Ulivi, come parlano le Bol-
le Pontificie della collazione di questo Benefizio, fu
accettato dall' Arcivescovo nostro, come presentato da
legittimo Patrono il Sig. Jacopo di Simone Berni Cit-
radino Fiorentino, e donatario di Cassandra Castelli
Lupicini per rinunzia fattagli nel 1739. adi 11. di Lu-
glio da detta Cassandra, cui liberamente apparteneva
la Chieſa di S. Lucia; dove il presente Priore Signor
Giuseppe Maria Mandò Sacerdote fornito di zelo,
di sapere governa la Parrocchia dal 1745. pure presen-
tato dal suddetto Jacopo di Simone.
IV. Tornando oïa alla Chiesa, dir si vuole, che
la medeſima in otto secoli fu più volte danneggiata,
or dalle piene d’Arno, ora dal vicino Poggio, ed ora
dalle vicende de' tempi; ma altrettante volte è stata
risarcita, ed ampliata dalla divozione de' Cittadini,
per la qual coſa si moltiplicarono i Patroni, come i
Capponi, i Mozzi, ed altri, quando nel presente se-
colo ritornata avendo a patire la Chiesa, io trovo che
per sentenza dal. Magistrato della Parte si ridusse il
Padronato a Cassandra Castelli, ne' Lupicini. Concios-
siachè alla, vista dell' imminente rovina, dal Priore di
S. Lucia Piero Socci, fu ricorso al Senator Filippo
Buonarroti Auditore della Jurisdizione, il quale per
carta de i 18. di Agosto del 1732. commise al Prov.
veditore della Parte, che relativamente all' istruzione,
the ſe gli mandava, giudicaſſe a chi ſpettaſſe la repa-
razione, ed in caso di negligenza ne Patroni, dispo-
neſse del Padronato della Chiesa in chi si offeriva alla
ſpeſa; Onde avendo depoſitato il denaro la sopranno-
minata Cassandra, a lei fu giudicato il Padronato di
S. Lucia; ed inoltre, che la medesima potesse rinun-
ziarlo ad altri.
V. Innanzi però che terminiamo la Lezione, de¬
vesi avvertire un error popolare, in cui è caduto an-
che qualche Scrittore, ed è che la Chiesa di S. Lucia
sia stata Spedale, per la denominazione, colla quale
nelle