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dicatori, che il Monastero fosse nello spirituale, e tem-
porale sottoposto al Generale, e Provinciale dell' Or-
dine. Che però sempre Religiosi insigni hanno diretto
queste sacre Vergini; come, dopo Fra Andrea, che fu
il primo, governolle Fra Benedetto Domenichi, Uomo
di somma estimazione, e Fra Maestro Giovanni da Man-
tova, abitanti amendue nel Convento di S. Marco;
non ostante che fossero figli di S. Maria Novella. E
camminando con buon ordine le cose del Convento,
accadde l' anno 1459. che per la peste del 1348. ri-
dotte a due le Suore del Monastero di S. lacopo di
Ripoli in via della Scala del medesimo Ordine, furo-
no dal Generale Fra Currado di Asti levate sette Mo-
nache di S. Pietro Martire, e trasferite in S. lacopo;
dove loro riusci di far rifiorire il più antico Conven-
to, che avea avuto in Firenze S. Domenico.
IX. Ed innanzi, che venghiamo a S. Felice in
Piazza, dove passarono le nostre Monache, per le
vicende del Principato in Firenze: per torre ogni dub-
biezza, sulla origine del Monastero soprariferita, ri-
sponder debbo ad una difficoltà, mossa da Leopoldo
del Migliore, appunto sopra il principio di queste
Venerabili Suore, referendo egli un Testamento di Fra
Rinuccio, figlio di Diotaiuti da Firenze, che conser-
vaſi all' Archivio de’ Monaci di Cestello, nell' Arma-
dio segnato L, al num. 130. nel qual Testamento
fatto in Bologna nel 1302. tra i legati leggesi: Item
reliquit Dominabus de Monasterio S. Petri Martiris de
Flor. libras decem; onde l’erudito Leopoldo nel suo
Zibaldone, notato 90. cosi discorre ,, falso, che fosse
„edificato nel 1416. dovendosi piuttosto dire ingran-
„dito in quest anno. ,, Ma porti in pace il Miglio-
re, se in confronto de i tanti autorevoli originali do-
cumenti, dimostranti chiaramente la fondazione, segui-
ta nel 1416. ardisco di contradire al suo sentimento.
Chi sa, che quelle parole S. Petri Martiris, forse
non debbano leggersi: S. Petri Maioris? Ma quan-
do ancora non fosse accaduto lo sbaglio dello Ama-
nuen-