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NE XV.
DELLA GKIES4 E MONA TEko
ANNALENA
VII.
A perchè io venga alla seconda di-
sgrazia! del Monaſtero, mi farò dal ri-
cordare la sollecitudine del Duca Co-
simo I. in assicurare sul proprio capo,
e de i suoi Figli, la Corona, invidia-
tagli da' Nemici ., Onde avendo egli
fortificato, l' Elba, e Piombino, pen-
sò alla difesa di Firenze, come accenna l' Ammirato
al lib. 33. della sua Storia pag. 484. , Hor come, av-
„viene, che allor gli huomini ad alcuna cosa mag.
giormente si volgono, quanto più quella veggono
„andar riuscendo: elli Duca si volse con tutto l'ani-
„mo alla fortificazione ancora di Firenze, dove veg-
gendo mal sicuro, il Poggio di San Giorgio, e la
"Porta a S. Pier Gattolini, nell' uno e nell' altro luo-
go fece fare baluardi, e cortine, perchè di quivi
„in tenipo di guerra, non si ricevesse, alcun danno.
Ed ecco l'origine di nuove lvicende nel Convento d'An-
nalena, che per dichiararle, ritornar mi giova al sopran-
nominato Memoriale pag. 37. dove con semplice stile ne
fece ricordo la predetta Monaca vivente in quel tempo,
ed è come segue:, Ricordo come nel mese di Gennaio
„del 1545. regnante Cosimo de' Medici Duca II. di
„Firenze, per conto di sue Fortezze, principiata aven-
„do una cortina, e. bastioni da Boboli, con essi ar-
„rivò al noſtro Convento, e ci tolse 60. braccia
„ dell' orto, col fuoco mandò giù le muraglie di te-
"ſta, e però rimaſe il Monastero con Orto irregola-
„ re,