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aventi tavole di Fra Filippo Lippi, rappresentanti Ma-
ria, il Bambino Gesù, e Santi; Nella seconda però so-
no da osservarsi dodici Figure a i lati di Maria tra Uo-
mini, e Donne, e credonsi Persone della nobile Fa-
miglia. Nell' angolo viene l’ Altare della Madonna,
della Cintola, adorno di varj rabeschi dorati, veggen-
dovisi in alto l'Arme de' Velluti Padroni d' eſsa, che
è frequentata assai da Divoti: siccome gran concorso
vedesi al Crocifisso de' Bianchi alla Cappella, che segue
conceduta da' Rossi alla Compagnia del Croce Padrona
del miracoloso Simolacro, acciocchè potessero i Fratelli
a loro speſe adornarlo di marmi, lo che fecesi nel 1601.
Contigua a questa è la Cappella de i Nerli, alla quale
Sandro Botticelli, o piuttosto Fra Filippo Lippi suo di¬
scepolo dipinse la Vergine Maria col Figlio, dalle ban-
de S. Martino, e S. Caterina in atto di pregare per
Tanai Nerli, e sua Moglie ritratti al naturale inginoc-
chioni. Trovaſi più oltre la Cappella de' Nasi, dove
Raffaellino del Garbo dipinse Maria, che detta a San
Bernardo sedente in atto di scrivere. Ma di questa loda-
tissima Tavola trasferita altrove evvi di presente la co-
pia fatta da Felice Riposo con tanta diligenza, che nes-
ſuno sà diſtinguere la copia dall' originale, a i lati vi
sono di invenzione di detto Felice i Santi Francesco, e
Antonio da Padova di morbido colorito, e anche que-
ſta Cappella è passata a i Capponi, de i quali sono le
due, che seguono degne di particolare considerazione;
Alla prima adunque Pier di Cosimo avea colorito una.
Visitazione con un S. Antonio, che è una figura bel¬
lissima nell' attitudine, e nel disegno, da i Padroni
fu levata, avendovi in vece di essa collocato nel
1713. adi 6. di Novembre lo Sposalizio di Maria.
dipinto da Giovanni Sagrestani, quivi dalla banda dell
Epistola vi è dentro una graticola il Deposito di mar-
mo di Neri Capponi, il cui ritratto notabilmente scol-
pito vedesi nel dinanzi del Sepolcro colla seguente Iscri¬
zione:
D. S.