253
Chieſa medesima, chiamato sino nel x. secolo Prete
Cardinale, come appare nel Diploma di Sichelmo Ve-
scovo del 973. al Rettore della Chiesa di S. Felicita,
detto Presbiter Orso Cardinalis.
II. Ma se dalle accennate appellazioni, chiaramente
appare essere stata una Chiesa esistente prima del mille,
notar debbo altre moderne e felici scoperte, per cui si
ravvisa ancor più antica, sin dal 1V. secolo della Fe-
de di Gesù Cristo, nel qual tempo era squivi un Ci-
mitero de' primi, Fedeli, ignoto in tutte le Storie,
Fiorentine. E. se in qualche Diploma circa al mille
e in altre Scritture leggevasi: concedimus, damus. Ec-
clesiam S. Felicitatis cum Coemeterio: di questo non,
si pensò mai essere altro, se non un Cimiterio ordi-
nario, come avevano alcune Chiese. Il primo pertan-
to a darcene qualche congettura, fu Monsignor Don
Vincenzio Borghini, il quale nel 1580. avendo avuto
alle mani tre Epitafsi in marmo, cavati di sotto al-
la Cappella del Crocifisso di S. Felicita, facendovisi
la Sepoltura della Famiglia de' Rossi: Egli giudicò,
che le lettere incise in quelle lapide, mostrassero di
essere state fatte da mille anni; e viepiù venne in
sospetto di antichissimo Cimitero dalle seguenti parole,
che si leggevano nel marmo più grande di Fl. Romuliano
Positi sunt per singula Cemeteria. E questi marmi dalle
Monache passarono ne i Signori Nardi; ed inoggi si tro-
vano nel Museo del Cavaliere Piero Giulio Morelli.
Altro scoprimento fegui nel. 1588. del. quale ne fece
ricordo il Priore Santi Assettati nel suo libro scritto
a penna nel 1613. che intitolò ,, Memoriale di S. Fe-
„licita,, in esso dicendo, come appresso, L’anno
„1588. nel. fare altre Sepolture, come quella delle
"Monache, e più fa, quella della nostra Compagnia,
„si sono trovatii pavimenti bassi piu, che non e la-
"Piazza noſtra, e muri grossissimi,, E però da tali
notizie, cresciutone il sospetto di quello, che era;
massimamente presso gli Eruditi, iliprimo a scriverne
ſenza dubbiezza ſu il Chiarissimo Propoſsto Gori nella
Parte