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Volta, dove vedesi S. Martino Vescovo, che glorioso
entra in Paradiso abbracciato da Cristo
III. Ed essendo ſtato maisempre in venerazione,
questo nobile Convento, non parve alla Cammilla Mar-
telli, Moglie del Granduca Cosimo I. luogo migliore
di questo, per incontrare la quiete; doppochè la mor-
te l' ebbe rapito si ragguardevole Consorte: come si
disse nel primo tomo alla Storia delle Murate. Qui-
vi avendo ella abitato tutti gli anni di sua vita vedo-
vile, servita d' una Corte conveniente al suo grado,
si mori nel 1590. adi 31. di Maggio, il cui Cadave-
re con mediocre pompa fu trasferito dal Clero Fiorenti-
no, e da tutte le Regole alla Chiesa di S. Lorenzo,
ove sono i Sepolcri de' Principi di Casa Medici, tra
quali però per essa non vi fu luogo, ma si crede col-
locata nel Sepolcro di sua privata Famiglia. Ma-
soggiugnerò cosa ancora di maggior concetto del no-
stro Monastero; ed è, che l'anno 1615. col consen-
so dell' Arcivescovo, e Cardinale, Alessandro Marzime-
dici, due di queste Monache di vita esemplarissima :
cioè Donna Maria Caterina Giamberti, e Donna Go-
ſtanza de' Vieri paſsarono alla Città di Colle di Val-
delsa, per dar norma dell' osservanza Monacale al nuo-
vo Convento di S. Piero fondato dagl' Usimbardi.
IV. Nè dovendosi tralasciare il ragionamento delle
Reliquie, due principali ne accenneremo su questo fi-
ne; e sono due Corpi Santi. Il primo in Cassa do-
rata sotto l'Altar Maggiore è di S. Donnina Martire,
dono di Maddalena Zanchini, venuto al Monastero
nel 1654. col pezzo della propria lapida, che dice :
DOMNINA IN PACE, la cui festa celebrasi a’ 12. d’Ot-
tobre, nel qual giorno i Martirologi Greci, e Lati-
ni rammentano il Martirio d' una Donna di tal no-
me. Il secondo Corpo è di S. Lucio Martire, cavato
in Roma dal Cimitero di Priscilla nel 1650. donato
alle nostre Monache da Madonna Felice Altoviti ne
Rucellai . Adi 10. di Ottobre di dett’ anno segui la
sua traslazione celebrata con un solanne Triduo, ne
quale