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giardino di roſe. Mori questo Beato cosi chiamato
da Paolo Juſtiniano, nel proemio delle Costituzioni
Eremitiche, nel di 13. di Settembre del 1259. ed il
ſacro ſuo Corpo in un Sepolcro di macigno fu ri po-
ſto nel Claustro del detto Camaldoli. La vita di que
ſto Beato di fresco è uscita alle stampe nel secondo
Tomo del Brocchi, dove sono notabili le seguenti pa-
role, Avendo egli (Beato Martino) per molto tem-
po abitato nell' antico Monastero di S. Salvadore
„di questa Città, ove fini i suoi giorni, e dove fu-
„rono le sue Sacre Ossa per più secoli venerate;
„cioè fino a che non si perdè affarto la memoria del
„ luogo in occasione, che fu distrutto il Monastero,
Il secondo è il tanto celebre B. Ambrogio; del qua-
le ho io a lungo ragionato nella Storia del Mona-
stero degli Angeli, dove si disse esser morto in San
Salvadore di Camaldoli di Firenze nel 1439. adi 21.
d' Ottobre, e trasferito il suo Corpo al Sacro Ere-
mo : Siccome d' assai più di me, per rapporto al me-
rito Letterario d’uomo si grande, ne ha parlato nella
Prefazione, e Vita premessa alla Fiorentina Edizione
delle di lui Lettere il' Erudito Sig. Ab. Lorenzo Mehus.
V. Ma colla morte di quest' Illustre Generale par-
ve, che cominciassero a declinare dal felice stato le
cose del Monastero, per tanti titoli ragguardevole. Quel
Basilio Abate perpetuo di San. Felice di Firenze, a
Vicario dispotico di Camaldoli, può vedersi nella-
Storia Eremitica quanta cagione ne desse, Inoltre
la Sede Romana stata in que' tempi travagliatissima
da guerre, e dagli Scismi, trovavau per conseguen-
te spogliata di quelle Ecclesiastiche entrate, necessa-
rie al mantenimento decoroso de' Ministri del San-
tuario. Onde si vide con più frequenza costretta.
a ridurre in Commenda i Monasteri più ricchi. Lo
che avvenne al nostro Monastero, come appare nel
1460. fatto Commendatore di S. Salvadore di Camal-
doli in Firenze Berardo Hirulo da Narni promosso da
Pio II. al Cardinalato in dett' anno. Era questi da-
Tom. IX.
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