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Appie dell Altar Maggiore giace sepolto sotto la pida
di marmo lacopo di Ottavio di Bongianni di Mino
che fabbricò la Chiesa nell' anno 1493. veggendovi si 1
Arme di sua Casa composta di due Colombe rosse
che bevono ad un Calice in campo bianco.
VI. Insigni Reliquie vi si adorano: come due Te-
ste delle undicimila Vergini, portate nel 1586. di
Colonia da Matteo di Scarperia: un Dente di S. Fran-
cesco, tanto più pregievole, quantochè il suo Corpo
è invisibile: il Mantello, e Scarpe del B. Bernardino
da Feltro, che continuamente si porta agli Infermi.
Ne so dove si fondi un ricordo, che di questa Reli-
quia dice:, Cappa del B. Bernardino da Feltro, che
"portata agl' Infermi, ſe in tre giorni non vi sono
segni di miglioramento, assolutamente se ne muo-
„re. , La Chieſa fu consacrata da Fra Bonifazio Ra-
guſeo Vescovo di Stagno, ed avvene memoria alle pa-
rete in cartella di pietra, che dice:
HOC SACRVM TEMPLVM D. CLARAE DICATVM
A REVMO BONIFATIO STAGNI EPISCOPO CON¬
SECRATVM. FVIT AN. M. D. LXVIII. IN FESTO
SS. SIMONIS . ET IVDAE.
Nel 1715. adi 12. di Agosto si vide terminata la Vol
ta della Chieſa con uno sfondo, dipintovi nel mezzo
un Paradiso co' Santi Francesco, Antonio da Padova,
Pietro d'Alcantara, e S. Chiara, fatto fare a spese
del Signor Giuseppe Papi, dal Pittore Giovanni Fer-
retti
VII. Rimane ora di passare al Parlatorio, nella
cui testata eravi un Cassone di pietra, avente nel di-
nanzi in basso rilievo l' effigie di una Monaca, con
ai lati due Angioli. Si vuolse aprire nel 1732. con
licenza dell' Arcivescovo Giuseppe Maria Martelli, e
vi si trovò il corpo di una Donna, per alcuni con-
trassegni dell' abito, che pareva Francescana, avente al
fianchi il cingolo, ma senza indizi, che ci denotasse
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