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XVII.
LEZIONE
DELLO SPEDALE
V.
DI SANTA MARIA NUOVA
Appoichè di questo Spedale noi ab-
biamo in quattro Lezioni illustrato
la fondazione, le vicende, e le ma-
gnifiche innovazioni, ragion vuole
che non ci astenghiamo dal riferire
le moltiplici grazie, privilegi, e be-
nefizi fatti da' Grandi a si pio Luo-
go, e le lodi, colle quali trovasi il medesimo esaltato
dal Mondo. Pertanto facendoci da queste, egli si vuol
dire, che Re, Principi, e Repubbliche ne hanno
più fiate richiesto il disegno, e le istruzioni per fab-
bricarne de' somiglianti ne' loro Stati; nè mancano Este-
ri, che nelle stampe non lo commendino co' titoli di
maggioranza sopra qualunque Spedale; ed io mi sono
avvenuto a trovare nella Libreria di Badia in un libro
segnato M, contenente varie Relazioni scritte a penna
una delle quali data al suo Senato da Antonio Tiepolo
stato Ambasciatore di Venezia al Granduca Francesco I.
nella quale informando quella Repubblica dell'animo ge-
neroso di questo Principe, dice,, Egli è un Principe ma-
gnifico nelle Fabbriche, massimamente per quelle, che
„servono a’ poveri Infermi, come il grande Spedale
„ di Santa Maria Nuova, il quale per il numero de
„Ministri, de' Serventi, e degli Ammalati di ogni
„sorte, non ha pari in Europa,, E per soddisfare le
brame di Arrigo VIII. Re d’Inghilterra sollecito di aver-
ne un' esatta relazione, Mess. Francesco Portinari nell
anno 1524. preparò per mandare a lui gli Statuti dello
Spedale, e il disegno in cartapecora con l’Arme dello
Spe¬
Ee
Tom. VIII.