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figlio di Manetto fosse moglie Donna Isabella de Vis-
mari: le suddette provanze fece Dionisio per abilitarsi-
alla Croce dell' Ordine di S. Stefano di fresco istitui-
to da Cosimo Duca di Firenze, e la ebbe dal mede-
simo con una Commenda; ma in tal tempo essendo
addivenuto, che mancasse in Firenze la ilinea retta di-
Manetto Portinari, fu costretto Dionisio ad abbando-
nare Milano, e ritornare alla Patria, non tanto per
riguardo al Padronato dello Spedale, quanto per cor-
riſpondenza alle grazie de' Medici regnanti, e solleciti,
che mancando questa Famiglia, lo Spedale non passasse
ad altre mani, che ad essi; lo che apparisce da una-
lettera del Duca Cosimo 1. scritta. allo Spedalingo, ac-
ciocchè esso riconosca per Padroni veri dello Spedale i-
Portinari di Milano, ed è la seguente :
„Al Molto Reverendo Monsig. D. Isidoro Montaguto
„Spedalingo. di. S. M. Nuova, Sig. Osservandissimo.
„ Sua Eccellenza si contenta, e vuole, che Manetto,
Dionigi, et Adoardo figli legittimi di Adoardo di-
„ Manetto Portinari dimoranti in Milano siano ricono-
"sciuti secondo il solito da VS. come Padroni di co-
„ desto Spedale nel modo, e forma come la ricono-
"sceva Messer Francesco, e Folco Portinari in vita lo-
„ro, atteso loro essere della medesima Casata de' Por-
„tinari, come di tal placito appare per benigno re-
"scritto della prefata Eccellenza in semplicissima Fil-
„za di supplicazione informata da me sotto num. 53.
„VS. adunque ne faccia far nota in su' Libri di det-
„to Spedale, acciò sempre se n’ abbia certa, e mera
"notizia, che Dio la feliciti.
„Di Casa 14. di Giugno 1561.
„Affezionatissimo Servitore Gio: Conti
"Segretario di Sua Eccellenza Illustrissima.
Que¬