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naci assai eccellenti nelle Minjature, i quali ornamen-
ti rendevano il libro ancora piu prezioso, siccome in
una lettera di lui a Lionardo Giuſtiniani, trovansino
tate le seguenti ſpese:
Per Vernice libb. 200.
Per un Testamento nuovo fiorini 20.
Per la Somma de Confessori fiorini 15.
e tra' libri riccamente miniati furono le Opere di S.
Bernardo de Consideratione, che Ambrogio mandò in
dono a Papa Eugenio IV. e siamo pure certificati;
che la maggior parte delle belle miniature, che si am-
mirano ne' Codici delle Librerie Fiorentine, sieno state
fattura de' Monaci degli Angioli. E questi, ed altri
libri da lui o corretti, ol tradotti, o icopiati non
credeſse Igià taluno, che distraessero Ambrogio, da' più
minuti doveri di Religioso, mentre, giusta le relazio-
ni de' suoi contemporanei, ci assicuralil Razzi, che
non ostante le suddette occupazioni, e studj, frequen-
tò egli maisemprele notte, e diril Coro, assisteva.
alle Lezioni, e conferenze spirituali, non isminui, mai
le ore dellaj meditazione, ne si scusò da quegli Jufi-
zj, che gli toccavano secondo l'ordine del Monaste-
ro, e che igli venivano imposti da Superiori. Ed un
tale tenor di vita osservò inviolabilmente il B. Am-
brogio ne' 33. anni, che con maraviglia di tutta Fi-
renze, e con iuniversale concetto di Santo passò egli
neln Monastero deglis Angioli, quando obbligato dal
Generale Capitoloi, e dal suddetto Cardinal Piccolo-
mini ad accettare le Insegne di Prior Generale dell
Ordine suo, gli convenne abbandonare il ritiro del
suo diletto Convento, e per adempiere le obbliga-
zioni del supremo suo carico intrapendere lunghi, e
molti viaggi, a' quali debbonsi aggiugnere, e le le-
gazioni fatte per servizio della Chiesa, e di Papa Eu-
genio IV. e le Ambascerie iper commissione della Re-
pubblica Fiorentina, le quali si tralasciano, di riferi-
re per non ci discostar troppo dal nostro proposito
sia