la Religione di S. Stefano sopra de Turchi,
e però
nella cigna del Cavallo si legge:
DE' METALLI RAPITI AL FIERO TRACE
il qual verso è di Giovanni Villifranchi. Le due fon¬
tane, che sono dall'una, e dall' altra parte della Piazza
verso le logge laterali, sono di bronzo lavorate da Piero
Tacca, con invenzione, che recede dalla maniera or-
dinaria dell' altre fonti, che mandano in alto l'acqua,
imperciocchè in queste vedonvisi due Mostri marini per
ciascuna, i quali voltandosi le schiene alquanto china-
ti con le ginocchia piegate, e gambe avviticchiate in-
sieme, gettano dalla bocca l'acque in giù, in certe
vasche fatte a foggia di nicchie, e da quelle in altre
appiè delle basi, nelle quali sono rapportati Animali
aquatici, ed in questo lavoro lodatissimo, Piero Tac-
ca fu aiutato e ne i modelli, e ne’ bronzi da Lodovi-
co Salvetti suo Discepolo.
III. In un canto di questa Piazza, che è il sinistro
nell' entrarvi, viene il palazzo del Cavaliere Michele
Grifoni fatto (son parole del Cinelli) , con vago di-
„segno, e molto ornato di Bernardo Buontalenti; ri-
gira ſotto le finestre un vago fregio divisato con pa-
„tere, e triglifi, e metrope significanti la Religio-
ne, di ordine Dorico: Dentro sono alcune menso-
le fatte da Gio: Bologna, come anche è lavorato da
lui il terrazzino, e questo fu ne i suoi principi,
che e' venne in Firenze. Nel giardino sono quattro
Statue di marmo, una è Giasone, due sono Mostri
marini, che alla fronte nella testata mettono in mez-
„ zo luna Venere di Giovanni dell' Opera. E vaga an-
„ cora un' altra Statua di marmo di maniera Greca
„che un moſtruoso lepre nella sinistra sostiene, aven-
„ do questo animale il capo voltato su la schiena: la
" testa della Statua è maravigliosa, ed in somma è tutta
di pregio. La facciata di questo Palazzo per la parte
"del Giardino è coſa molto fantastica, nè investigare
„ io