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predicte Canonice, Curtem videlicer, que est in Plebe,
S. Petri de Valia. Nè mi si dica, che quegli fosse Per-
sona Ecclesiastica, anzi Vescovo Fiorentino sulla mal
consigliata opinione di chi tale lo credette per veder-
si dipinto un suo Ritratto nella Curia Arcivescovile,
ed Iscrizione, che dice:
DAVIZVS VICEDOMINVS EPISCOP. FLORENT. MXXV¬
errore certamente della Cronologia, imperciocchè noi
avendo, oltre il riportato Istrumento altra Cartapecora
dell' Archivio di Cestello, la quale è una rinunzia di
beni preſso la Chiesa di Santa Reparata, e fatta in fa-
vore della Chiesa di S. Piero a Ema nel 1046. Espres-
so in essa leggo Actum in presentia Davizi Vicedomini,
da i quali documenti si dimostra, che Davizo non fu
Vescovo, ma bensi Vicedomino; e di questa opinione è
pure l’Autore delle note fatte all’Italia Sacra dell’Ughel-
si, notando alla pag. 50. come appresso: Inscriptio Da-
vizi imagini in aula predicta (Arcivescovado) subiecta
sic habet Davizus Vicedominus Episcop. Florent. quae quidem
si duo ultima verba extendantur debent legi Episcopatus
Florentini, adeout effigies illa non sit Episcopi alicuius
Florentini, de quo nuspiam reperiatur mentio, sed unius
ex Vicedominis, & Patronis Episcopatus &c. E che di
più debba egli riconoscersi per Laico, si deduce eviden¬
temente dall' avere avuto moglie chiamata Tosa di Mi-
gliorello, dal cui nome un suo Figlio co' suoi Descen-
denti si dissero della Tosa, notizia, che Leopoldo del
Migliore scrive di aver trovato in una cartapecora,
presso l'erudito Antiquario il Capitano della Rena, ed
altresi in un Contratto di livello nell' Archivio de' Ca-
nonici Fiorentini nel 1130. ed in simil guisa ne disce-
sero dal suddetto Davizo gli Aliotti, e Tosinghi; E
notisi con tutti gli Scrittori Fiorentini, che si nobile
Famiglia ebbe necessità di distinguersi dipoi sotto varie
denominazioni, avvegnachè essendo ella de' Grandi, e
come tale tenuta lontana dal governo popolare, per
ri¬