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fatto di legno di buona mano. La Cappella dirimper-
to di uniforme disegno, ha una tavola, che rappresenta
Maria col Bambino in collo, ed i. Santi Antonio Abate
e Francesco di Assisi, di Artefice a noi ignoto. Alla
parete in alto a man manca evvi un Arme de' Macci,
di cui dice il Migliore, che era la Cappella maggiore
sulla quale inoggi la Compagnia de' Cocchieri, che qui-
vi si radunano in divoti eserciej una volta il mese, ha
collocato un Crocifisso di legno, che coperto sta sull'
Altare, dove anticamente eravi una tavola, nella quale
vedevansi dipinte nel più stravagante modo, che veder
si possa, Istoriette di S. Bartolommeo. Questa trasferita
in Sagreſtia, era una memoria della pittura de i tempi
barbari, ma inoggi si è ſmarrita, rimasa solo una Sta-
tua pure in Sagreſtia di una maniera goffissima, ma da
conservarsi in onore del Santo, e dell' antichità. Ne
tralasciar debbo una lapida nel pavimento della Chie-
sa, ove si legge :
PIETRO AMADORI DEL LEON DI ORO MDLXXXI.
VII. Radunasi in questa Chiesa la Centuria di San
Giuseppe principiata a i 13. di Giugno del 1701. nel-
la Chiesa di S. Margherita, e poscia qui tornata. Ella
è composta diicento Ecclesiastici, di cento Secolari,
e di altrettante Donne senza più, il cuinistituto è il
praticare con ogui puntualità a prò, e benefizio de
Defunti, spezialmente di quelli, che saranno stati del-
la Congregazione, gli efercizi di carita, e quanto sta
ordinato ne' Capitoli, che furono approvati dall' Arci-
vescovo Tommaso Buonaventura della Gherardesca a i
15. di Marzo del 1706. Ogni anno con grande solen-
nità da i Fratelli, e Sorelle celebrasi la Festa del Glo-
rioso loro Protettore S. Giuseppe, con Messa solenne,
e Sermone, e nella mattina seguente si fa un generale
Anniversario. Adunaronsi pure quivi i primi Fratelli
delle Sacre Stimate, i quali poscia passarono dietro a
S. Lorenzo.
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