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concetto del numero incredibile di chi v'intervenne, di-
remo solo, che il conto esattissimo de' Regolari fu tro-
vato ascendere a 3548. senza far menzione delle mol-
tissime Confraternite, delle numerose Collegiate de’ Pre-
ti, e dell' insigne Capitolo della Metropolitana. Nè si
videro mai le Strade, e le finestre di Firenze più va-
gamente ornate di questo giorno, lungo essendo stato
il cammino, avvegnache uscita la Processione di San
Marco, prese la Via del Cocomero, tirando dietro al
Duomo fino al Canto de i Pazzi, indi per Borgo degli
Albizzi attraversando la Piazza di San Pier Maggiore,
riusci nella Via del Palagio, ed arrivò alle Scalère di
Badia, e per Via del Garbo dalle Farine entrò nella
Piazza Granducale, di qui in Mercato Nuovo, volgen-
do in Porta Roſsa sino alla Colonna di, S. Trinita,
dove voltò verso il Canto de Carnesecchi, e seguen-
do paſsò per San Giovanni, entrò nella Cattedrale,
girando il Coro, ed uscendo per altra Porta, incam-
minossi per Via de' Martelli, e Via larga a S. Marco,
dove il Santo fu collocato per breve ſpazio ſull' Alta-
re della nuova Cappella all' adorazione d' immenso Po-
polo.
VIII. E dopo si propria digressione, ritornando
noi al Vestibolo, meglio intenderemo le Storie de i
due quadri a fresco del Passignani, ne' quali in une
rappresentò egli l'esposizione del Santo Corpo in San
Marco; e nelli altro la descritta Processione, potendosi
in dette Tavole riscontrare le più belle circostanze del-
le ſopra riferite Funzioni. Conciosiachè nel quadro a
manritta, non solamente il Pittore delineò, l'apparato
nobile della Chieſa, ma con diligenza ritraſse al vivo
i cinque Cardinali, gli Arcivescovi, e i. Vescovi, che
ascoltano del Vescovo Ugolino Martelli la orazione,e
sonovi ancora al naturale effigiati Averardo, ed Anto-
nio Salviati in quei due, che volti verso al Popolo
e veſtiti di nero, co' collaretti a lattuga, parlano con
Benedetto. Gondi ancor esso ritratto. Nella Tavola ad-
dirimpetto è colorita la Processione, ed in essa sono
simil¬