Full text: Quartiere di S. Giovanni (8)

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II. Prima però notar si vuole le ragioni, che in- 
dussero i detti Averardo, e Antoniona dedicare si rie- 
ca,  e magnifica mole a S. Antonino, ed il primo mo- 
tivo su il volère essi conformarsi alla volontà di Fi¬ 
lippo lor Padre, il quale per tal Edifizio avea desti- 
nato notevoli assegnamenti, che furono di gran lunga, 
ed oltre ogni credere trapassati dalla pieta de Figli, 
leggendoſi ne' libri de conti ſegnati per la detta Cap- 
pella, eſſere arrivate le ſpeſe ſopra a 80. mila ſcudi. Fre- 
sca oltre a ciò era in essi la memoria di essere stato 
Bernardo Salviati amico del Santo, e come tale elet- 
to uno de' primi dodici Buonuomini della Casa Pia di 
S. Martino, iſtituita da esso per lo provvedimento delle 
Famiglie Fiorentine nobili, ma povere : Altro motivo 
pure fu loro ſuggerito dalla gratitudine, che tanto può 
negli animi nobili, ricordandosi amendue del decoro 
e del luſtro, che aveano recato alla Famiglia Salviati 
due Venerabili Religiosi vivuti; e morti nella Congre- 
gazione dell' Osservanza di S. Marco; Il primo di que- 
ſti fu, (come ſi legge negli Annali di detto Convento 
il Venerabile Era Francesco Salviati stato (Vicario Ge- 
nerale della medesima Congregazione, e nel 1495. Fon- 
datore dell Illustre Monastero di S. Vincenzio di Pra- 
to,dove fiori poi S. Caterina de' Ricci: l' altro ap- 
pellavaſi Fra Roberto Salviati, nell' osservanza, peniten- 
za, ie ritiratezza ſegnalatissimo. 
III. Da questi motivi adunque viepiu animati Ave- 
rardo, e Antonio, con santa generosità si risolverono 
di edificarei questa si decorosa Cappella, avendone 
ricevuto da' Padri radunati in Capitolo il sito per essa 
largo braccia 17. e lungo braccia 23. e mezzo, e pia- 
cemi di riportare qui le onorifiche parole con le qua- 
li ne parla l'Autore degli Annali di S. Marco all' an- 
no 1578. e sono come appresso: Eodem anno die 8. Ja- 
nuarii a Patribus, & Fratribus huius Conventus in u- 
num congregatis concessum est Clarissimis Viris Averardo, 
& Antonio ii Salviati Sacellum quod in nostra Ecclesia. 
D. Dominico dicatum erat, ut predisti Cives suis magni- 
Tom. VII. 
ficis
	        
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