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to le pareti, quanto il pavimento, con 6. gran quadri
de' primi Maeſtri del Secolo passato, esprimenti l' altis-
simo Mistero della Santissima Eucaristia. Nel primo, che
serve per tavola dell' Altare, si vede Cristo in atto di
comunicare gli Apostoli, diacenti secondo il costume di
que' tempi, isu certe materasse, opera di Santi di Tito
finita da Tiberio suo figlio. La Storia della Manna è
del Passignano, e d' lacopo da Empoli il Sacrifizio di
Abramo; Il saziar delle Turbe nel deserto, e lo spez-
zar del Pane a i due Discepoli sono del Cavalier Cur-
radi, e S. Paolo, che resuscita un Fanciullo, è del Bi-
libert. queste tavole sono tramezzate da dodici nicchie
in otto delle quali Bernardino Poccetti vi ha dipinto
a freſsco alcuni Santi, e del medesimo sono i rabeschi,
e figure della Volta fatte con somma grazia, e spirito;
Negli altri quattro Tabernacoli sonovi gli Evangelisti
di marmo, e di tutto rilievo: que due, che mettono in
mezzo l'Altare, sono di Domenico Pieratti, e gli altri
due di Lodovico Salverti. Questa splendida Cappella fu
principiata nel 1600. o in quel torno da i Franceschi,
a i quali cederono il luogo 1 Martini dell' Ala, giuſta
l'autorità del Rosselli nel suo Sepoltuario. e France¬
sco de' Franceschi ricco Mercatante venuto a morte,
laſciò erede Giuliano Serragli compagno del Negozio
e Giuliano di detto Giuliano terminò questa ricca Cap¬
pella avente un sotterraneo, dove a nostri tempi fu
ſeppellita una ſanta Donna di Caſato Mandorli Martel-
lucci, moglie del Medico Martellucci, e Zia de' viventi
di tal cognome.
VI. Nè restandomi da notare altro spettante alle
tre belle Arti, eccetto che alcune Tavole collocate so-
pra il cornicione della Chiesa, tra le quali avvi il San
Giacinto del Ligozzi, passeremo ad alquante lapide af-
fiſse lungo le pareti, e sono a mano manca la prima
in memoria di Violante Almeni moglie di Offredo Pa-
trizio Crémonese, e madre di Offredo Offredi stato
Nunzio Pontificio alla Corte de' Granduchi; la seconda
Iſcrizione è di Gio: Maria Paolozzi da Gubbio celebre
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