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veri Fondatori di detta Chiesa, e quanto siamo per ri-
ferire, trovasi registrato nella Cancelleria dell' Arte de
Medici, e Speziali. In un libro adunque coperto di
asse num. VII. fu questa donata nel 1350. dall' Arte de
Medici, e Speziali a certi Canonici di S. Agostino di
Castelfranco di sotto, ma con patto, e condizione
che detti Frati non ne potessero mai acquistare ius, o
padronanza, e che vi dovessero entrare amovibili a
piacere de' medesimi Consoli dell' Arte, i quali Religiosi
venuti in detto anno a Firenze, nè avendo trovato in
S. Barnaba ſtanze capaci per loro abitazione, a i 20.
di Marzo fecero ricorso alla Repubblica con un Me-
moriale, il quale dette occasione a i Signori di fare la
ordinazione da noi soprannarrata, che non poteva esse-
re di maggiore soddisfazione de' Frati
V. E qui necessaria è una digressione per isco-
prire uno sbaglio di chi ha creduto, che in S. Bar-
naba, prima degli Agostiniani ci sieno state Monache
Benedettine, forse ingannato dalla mala intelligenza di
due Ricordi, uno alle Riformagioni an. 1336. Monia-
libus S. Barnabe exemptio; l'altro al Vescovado 1337.
Moniales S. Barnabe Ordinis Sancti Benedicti prope Flo-
rentiam petunt ab Episcopo velari. Ma come in S. Bar-
naba vi era un Monaſtero, se i Frati si lamentano non
avervi trovata abitazione? Notisi poi quell' espressione
prope Florentiam, che averebbe dovuto dire intus Flo-
rentiam, comecchè in quei tempi la nostra Chiesa era
dentro la Città: diremo adunque, che dette Monache
fossero fuori di Firenze, e forse alla Porta di S. Fria-
no per un lume, che daremo nella Storia di S. Maria
a Verzaia, nel di cui Popolo troveremo Monache det-
te di S. Barnaba venute di lontano cinque miglia.
VI. E ritornando agli Agostiniani, notar mi piace
un assegnamento, che essi ebbero nel 1406. da i Con-
soli dell' Arte di fiorini 16. annui, con l’obbligo a i
Frati di ufiziare l' Oratorio di Mercato vecchio, e che
siavi uno di loro, il quale ogni volta che alcuno an-
daſſe a giuſtizia, sia tenuto in detto Oratorio ad aspet-
tarlo