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sotto un Cartello scritto da chi non si curò di cerca-
re la verità de' fatti nelle autorevoli cartapecore del
Monastero, e la Iscrizione dice come segue: Eugenius
IV. Pontifex Max. cum Florentiae moraretur Moniales
Santtae Mariae a Mantignano, ac Divae Appolloniae
simul univit Abbatissis, utriusque auctoritatem servando
alternitatis privilegia concedendo, ad presentis facti me¬
moriam E come mai può dire Abbatissis utriusque au¬
ctoritatem servando, se nelle Bolle leggesi la soppressio¬
ne della dignità di Abbadeſſa del Monaſtero di Santa
Mariaja Mantignano, come dinsopra notammo, nè pos-
siamo credere l'alternativa nelle cariche tra le unite
Monache, quando quelle di Mantignano entrate in S.
Appollonia mai non vollero comunicare con l'altre
nè in Coro, ne in Refettorio. E ritornando alla Ve-
nerabil Cecilia, ricordar miipiace la lode data a que-
sta Badessa da Fra Domenico da Corella,, con que
versi indicanti in essa concetto di santità, massimamen-
te nel quinto, che dice:
Quae probitate fuit priscis heroibus aequa;
volendo alludere il Poeta alla Beata Piccarda degli stessi
Donati, che vesti l'abito di Monaca in Monticelli.
II. Viene in telzo lluogo la Venerabile Suon Bri-
gida Carnesecchi, insigne nel dono della orazione, e
ad essa le Monache debbono grado della stupenda, e¬
quasi incredibile Reliquia di 14. Spine di Gesù Cristo,
la cui invenzione, come dimostrante la santita, di detta
Suora sommariamente qui riferiremo. Nell'anno 1591.
essendo BadessaI Suor Beattice Sostegni, Governatore
lacopo Aldobrandini Canonico Fiorentino, e Confesso¬
re Mess. Bartolommeo Tantini, nella notte preceden-
te all'lnvenzione della Santa Croce, Suor Brigida an-
dò in Coro per passarvi alcune ore, nel suo solito
esercizio di orazione, nella quale più fiate ispirata.
essendo di accostarsi call'Altaren, dove si conservano
quelle Reliquie, che vennero di» Santar Maria da Man-
tignano, nè potendo ella più resistère alliinterno im-
pulso, andovvi a venerarle, ei baciandone or una, ed
ora