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lonia volendo entrare nelle ragioni di detto Monaste-
ro loro unito, con tutti i diritti, e pertinenze, sup-
plicato avendo Alessandro VI. ne ottennero la Bolla-
di riunione data in Roma l'anno xi. del Pontif. 6.
delle Calende di Settembre 1502.
VII. E qui ormai terminati essendo de' Pontefici,
e de' Vescovi i privilegi fatti al Monastero, noteremo
per fine della Repubblica Fiorentina uno specialissimo
onore, il quale fu un Decreto del pubblico Consiglic
di offerire nella festa di S. Appollonia alla Chiesa del-
le Monache ogni anno un Cero di libbre otto, e tal.
provvisione contenendo encomj del Monastero di S-
Appollonia, ed insiememente notizie particolari, e pre-
gevoli del Re Carlo si grande amico de' Fiorentini,
non debbo tralasciare di riportarla, e dice come segue:
1385. 20. Februarii: Capitanei Partis Guelforum consi¬
derantes antiqua, & bona servitia Parti Guelfe impen-
sa per Abbatissam, & Moniales Monasterii S. Apol-
lonie de Via S. Galli, que Moniales viguerunt, &
vigent in Orationibus, officiis, & ieiuniis, & conside-
rantes quod die festi S. Apollonie V. & M. ipsius in¬
tercessione ipsi Domini Capitanei, & Massa Guelforum
Civitatis Flor. receperunt ab Illustrissimo, ac Serenissi¬
mo Principe Domino Domino Karolo Tertio Rege Teru-
salem, & Sicilie, qualiter ipse Dominus Karolus Rex
affatus, die ultima mensis Septembris proximi preteriti
anni fuit coronatus, & coronam recepit Regni Un-
garie: deliberaverunt tradere dictis Abbatisse, & Mo-
nialibus Monasterii S. Apollonie in perpetuum annis sin¬
gulis in die festivitatis S. Apollonie unum Cereum
librarum octo. Ego Thomas fil. q. Ser Silvestri Ser
Bernardi de Florentia Cancell. &c. E se questa offer-
ta a S. Appollonia fu una divota dimostrazione del
Popolo Fiorentino per le grandezze del Re Carlo, Fi-
renze però diede altri segni di allegrezza riguardanti
l'innalzamento del medesimo Principe, e sono annove-
rati dall'Ammirato, come l'armeggiare, che si fece sul-
la Piazza di S. Croce, le illuminazioni della Città, le
Mac-
Tom. VIII.
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