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Questa lettera si legge al num. 64. nella Filza di Ser
lacopo Contrini Cancelliere dello Spedale. Or quello,
che non riusci a i tre primi Granduchi Cosimo, Fran-
cesco, e Ferdinando, l'ottenne Cosimo II. avve gna-
chè morto Dionisio, Odoardo suo unico Figliuolo al-
lettato dalla generosa offerta del Granduca, venne al-
la rinunzia formale del Padronato di Santa Maria Nuo-
va, cedendolo a Cosimo con tutte le ragioni, diritti,
e privilegi, che godeva la sua Famiglia su detto Spe-
dale, e di questo atto cosi solenne ne riporterò som-
mariamente le principali condizioni rogate da Giovan-
ni di lacopo Berni Notaio pubblico Fiorentino nel
Palazzo Arcivescovile, adi 24. di Ottobre del 1617.
presenti per S. A. R. il suo Auditore Sebastiano Celle-
si, per la Religione di S. Stefano il Senatore Nicco-
lò di Filippo dell' Antella, e per lo Spedale Monsignor
Barnaba degli Oddi Spedalingo, e per i Portinari lo
stesso Odoardo del Cavalier Dionisio Portinari unico
discendente di Folco; Testimoni il Senatore Tommaso
Guidacci, e il Reverendo Prete Don Gio: Batista Vi-
valdi, e le condizioni sono come appresso:: „ Per par-
„te del Granduca Cosimo II. e suoi Successori, si ac-
„cetta la permuta, che fa Odoardo delle sue ragioni
„riguardanti lo Spedale, e S. A. gli dona la Pieve di
„S. Giovanni a Petroio in Mugello, di entrata 250.
"scudi, inoltre acconsente, che la Commenda fondata
„dallo Spedale di 10. mila soudi sul Monte di Pietà,
"si dia al detto Odoardo in perpetuo, sino che vi sa-
„ranno della Pamiglia di Odoardo descendenti ma-
"schi; e il suddetto Odoardo del Cavalier Dionisio
„rinunzia a S. A. e suoi Reali Successori il Padrona-
„to dello Spedale di Santa Maria Nuova, fondato da
„Folco suo antenato, ed inoltre a tutti gli onori, e
„diritti, che in vita, e in morte godevano dallo Spe-
„dalingo, e si contenta, che finita la Famiglia, cioè
„la linea maſculina, la Commenda ritorni allo Spe-
„dale, e la Pieve a' Granduchi.,, Dopo tal renun-
zia durò anche un secolo la linea de' Portinari, man-
cata
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