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„Item il sopradetto Bernardo avendo ordinato di 
„dotare la sopradetta sua Cappella d'alcuna cosa di 
„valuta di fiorini 300. d'oro a richiesta, e preghe- 
„ria del nostro Priore, e de' Frati, comperò cinque 
„Casette, che sono qui dirimpetto al Monastero di 
" Mona Chaterina Vedova, Donna che su di Lorenzi- 
no di Guadagno, per pregio di fiorini 400. d'oro, 
„adi 7. di Ottobre nel 1387. Carta fatta per mano 
„ di Ser Feo Bindi Notaio, della qual cosa ci fece 
gran servigio, perochè noi n’ avevamo mala vicinan- 
„ za, ed era per peggiorare, e potea per l’avvenire 
„essere grande scandalo di questo Monastero: ringra- 
„ziato sia Iddio, che gli misse in chuore di farci il 
„sopradetto servigio. Le sopradette cinque Case per 
„uno Codicillo attribui per Dota alla detta sua Cap- 
pella, come appare Carta per mano di Ser Feo Bin- 
di, fatta adl 16. di Novembre nel 1388. con queste 
„condizioni, che le non si possano vendere, nè im- 
„ pegnare, nè in niun modo alienare, overo dare a 
» vita a Persona in perpetuo, ma che della rendita, ove- 
„ro pigione, che se n’ avrà, si debbano spendere co- 
„me diremo appresso. Assene di pigione al presente 
„ da fiorini 30. d' oro, 0 in quel torno. In prima 
„ siam tenuti di fare alla detta Cappella due feste cia- 
ſcuno anno, cioè di Santo lacopo Apostolo, adi 
„ 25. di Lulglio, e quella di S. Giovanni Dicollato 
„adi 29. d' Agosto, per l’anima del detto Bernar- 
do, e di Mona Piera sua Donna, e de' suoi Di- 
„ scendenti, nelle quali feste il Priore è tenuto di 
fare pietanza a' Frati, siccome è usato di fare il 
„detto Bernardo, e debba spendere lire venticinque 
per ciascuna festa, come parrà al Priore, e che la 
lampana della detta Cappella arda sempre il di, 
„ la notte , e fornirla di torchio da levare il Signo- 
„re, e di Candele, e Cerotti per le Messe, lire ven- 
„ticinque, e sien tenuti di mantenere i Paramenti 
„e Pianete, e Chalici, e altri fornimenti, che vi 
„sono al presente, convertendo la rendita delle dette 
Case,