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deſimi sulla Piazza fu poſta la Statua Equestre di Fer-
dinando, messa in mezzo a due fonti, che tutto descri-
veremo a suo luogo.
V. E per ora tornando alla Chiesa, che è riparti-
ta in una Navata sola in forma di Croce con cinque
Cappelle per lato, le quali sporgendosi in dentro pre-
ſtano comodità a' devoti: esse sono in volta con archi
a mezzo circolo separate da Pilastri, i quali tornano al-
quanto bassi alla proporzione dell’ altezza delle mura-
glie, che vengono di sopra, mediante i nuovi accre-
scimenti fatti sugli antichi fondamenti, il qual difetto
però inoggi meno dà sull' occhio, dopo alcuni Ovati,
e Angioli di stucchi disegnati da Francesco Silvani, ed
aggiuntivi tra l'arco della Cappella, ed il cornicione;
e se altre volte in questa Storia mi converrà mentovare
il predetto Silvani, per molte cose da esso quivi disegnate,
e messe in opera nel secolo passato, e nel finire del
XVI. per isbaglio di alcuni Scrittori attribuite ad
altri Architetti, di tali notizie debbo grado al Sig. Gio:
Batiſta Nelli Patrizio Fiorentino, e noto alla Repub-
blica de' Letterati per la sua erudizione, e massimamen-
te nello studio della Architettura, circa alla quale
conserva in sua Casa, da 4. mila disegni originali dei
piu bravi Architetti, a benefizio degli Studiosi di si
nobile Arte, e tra si pregevoli carte ho io ravvisato
esser del Silvani molti lavori nella Nunziata, creduti
opera di altri Artefici.
VI. E facendoci dalla prima Cappella a manrit-
ta, essa è della Famiglia del Palagio, dove l’ Empoli
effigiò Maria con a’ piedi S. Niccolò, e altri Santi; l'Al¬
tare è di marmi scorniciati, le pitture a fresco sono
di Matteo Rosselli in vece di alcune Storie dipinte da
Taddeo Gaddi nel 1353. ed i due Sepolcri di paragone
alle pareti sono di due illustri Personaggi di detta Famiglia
del Palagio. Viene la Cappella de’ Macinghi, alla quale
già eravi una tavola della Natività di Cristo, trasferita in
Convento, per porvene una fatta da Pier Dandini, rap-
pre¬