333
„nominare i Servi di Dio usciti da S. Giovannino, te-
„nendo io per fermo, che i Padri Sottomaior, Patri-
gnani, Capece, Balestrieri, ed altri siano stati quan-
"to molti di altre Religioni, che si chiamano nell' O-
„pera Venerabili, Beati, e Santi. Voi dite, che non ne
volete parlare, perchè la loro memoria e recente. Que-
„sto sarebbe forse bastante motivo per unò, che parla
„ dal pulpito, ma non per uno, che scrivve alla posteri-
„ ta, e ai lontani, i quali di loro non ne sanno, ne
sapranno nulla (Del Padre Sottomaior a lungo si e
favellato al Tomo 1. nella Lezione della Chiesa di S.
Salvatore a Pinti, degli altri nel decorso della Sto-
„ria vi sarà occasione di rammentargli) L'Iscrizione di
„Niccolò Stenone, che avete disseppellita da sot terranei
di S. Lorenzo, e ci recate alla pag. 88. non vi sa-
„prei esprimere, quanto mi sia riuscita gradita, e dirò
„ancora opportuna . Di tal soggetto io, ho appresso di
me un volume di lettere originali, scritte per la mag.
"gior parte al Grun Duca Cosimo 111. dalla Sassonia,
„ ovve era egli Vicario Apostolico, dalle quali ben si com-
prende, che nell' elogio Sepolcrale meritamente egli
„chiamoto Deo plenus . , Sin qui la lettera del. sopral-
lodato P. Lagomarsini; altri sbagli però debbo notare ac-
caduti nel predetto Tomo v. e massimamente alla Chiesa
di S. Giowannino, dovve è stata lasciata la tavola dell'
Altar maggiore, ove da Cecchino Salviati è stato di-
pinto Cristo in Croce, con appiè la Madonna, la Mad-
dalena, e S. Gio. Evaugelista titolare della Chiesa; e
le due grandi tavole del Refettorio non sono di Fabbri-
zio, ne) di Francesco. Baschi, ma di Arsenio Mascagni
fatte nel 1601. Inoltre avvertirò il Leggitore come or-
mai è terminata la innovazione della Juddetta Chiesa,
ornata tutta la volta di stucchi indorati fatti dal Sig.
Bartolommeo Portogalli, indorate pure le cornici, e
le nicchie, delle Statue lungo laxN vata, e sta per sinirsi
lo sfondo nella stessa volta, grande rbraccia quadre 464.
rappresentante la visione di S. Gio. nell. Apocalisse, al
cap. IV. la dipintura studiatissimave del. Sig. Agostino Ve-
ro¬