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LEZIONE
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IBANTO ANDREA.
Iferisce Monsignor Vincenzio Borghi-
ni nel Trattato delle Chiese Fiorenti-
ne a c. 403. che questa al presente
piccola Chieſa, era stata anticamen-
te Badia, e con tal nome appellata
nelle vetuste Scritture, che certamen-
te dovea egli aver letto, e tra queste
una dell' 853. che ancora esiste nel Capitolo Fiorenti-
no, nella quale vengono indicate altre Cartapecore an-
teriori a detto anno, come il Diploma della donazio-
ne di questa Badia, che fece l'Imperator Lodovico al
Vescovo di S. Giovanni; altro di erezione della mede-
sima Badia in Monastero di Sacre Verginelle; e la ele-
zione della prima Badessa chiamata Radoburga, tutte
cose accadute innanzi ali' 853. E benchè la suddetta,
Scrittura sia stata data alle stampe dall' Abate Ughelli
alla Parte 3. dell' Italia Sacra, e dal Cerracchini nel-
la Serie de i Vescovi di Firenze, noi a motivo di cor-
roborare questo si raro pregio riguardante l'antichità
della Chiesa di S. Andrea, qui la riportiamo, benchè
scorretia al solito delle-vetuste carte, e dice:
In Nomine Dei, & Salvatoris Nostri lesu Cbristi
Lotharius, & Ludovicus divina operante clementia Im-
geratores Augusti anno Imperii eorum . . . .. trigesimo
rertio, quarto decimo Kal. Novembris Indictione 1.
Ego Rodingus, nunc Sanctae Florentinae Ecclesiae Epi-
scopus pp. dixi manifesta causa, ut & in omnibus veri¬
Tom. VII.
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