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e queste lettere iniziali: A. V. D. Q. D. A. che vennero
interpretate cosi:
ALMAIVBALDINI DOMVS QVE DOMINATVR APENNINO;
ed appiè del Presbiterio viene un' altra, che dice:
B. FRANCISCVS FORINIVS MDCXCI.
VI. Rimane finalmente a notarsi alcunchè di Mer-
cato Vecchio, nel quale risponde la facciata di nostra
Chieſa, veggendosi in questa Piazza una vaga loggia
ad uſo della pescheria, la quale prima era appiè del
Ponte Vecchio, ove di presente vi sono gli Archibu-
sieri, rimasa rovinata dalla piena del 1557. e però il
Duca Cosimo I. intento maisempre ad ogni atto, che
alla Citta apportar potesse vantaggio, e decoro, nel
1368. la trasferi in Mercato Vecchio sotto questa Log-
gia, disegnata da Giorgio Vasari, e divisa da Archi a por-
zione di circolo, sostenuti da pilastri, e colonne di
pietra con varie sorti di pesci scolpiti in certi tondi
del fregio, i quali additano questo luogo essere il Fo-
16 Piscario con epitassio in fronte, che qui sotto tri-
porteremo, e trovo in un Diario del Rondinelli, che
a i 19. di Aprile si gettarono i Fondamenti di questa
Loggia, e si andò sotto terra braccia 13. Nell'angolo
della Piazza verso mezzodi evvi una colonna di gra-
nito piantata ivil nel 1428. con sopra la Statua della
Dovizia, lavorata da Donatello raro nell arre sua: va-
ghissima ella era nella sua positura, avente in capo
un caneſtro pieno di frutti con lun ginocchio ignudo
la cui morbidezza era mirabile: ma nel 1721. a' 20.
di Ottobre dal ghiaccio, e dal Sole guasta precipitò
col capitello, onde da Giovan Batista Foggini- fu
innovata, e per meglio conservarla, l'Artefice volle
darle una vernice a olio, avendo io trovato ne’ Libri
dl Camarlingo della Parte Guelfa la partita di scudi
85. per coſto di detta Statua, che fu ivi alzata nell' an-
no