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si leggono. Il mettersi a interpetrare queste lettere, è
lo ſtesso, che il voler far da indovino. Il Tabernacolo
ha i suoi sportellini, nel destro de' quali per di dentro
è dipinto S. Gio: Batista, nel sinistro S. Tobbia, e co-
mecchè v'è il millesimo, cioè 1510. per questo penso,
che anche le pitture de' gradi, che paiono della me-
desima mano, non sieno di Domenico Ghirlandaio, co-
me molti vogliono, ma di alcuno de' tre suoi Figli
David, Benedetto, Ridolfo, poichè Domenico mori nel
1493. A piè della base della macchinetta è scolpito il
martirio di S. Pier Martire, nella ſteſsa guisa che si
vede dipinto nel quadretto del grado descritto di sopra.
IX. In quest' Oratorio dedicato alla Vergine, che
però chiamasi di Santa Maria del Bigallo, si venerano
come contitolari S. Pier Martire, e S. Tobbia, come
accennano le tre pitture del grado superiore: onde
solennemente vi si celebra la Festa della Assunzione, la
Festa di S. Pier Martire, e la Festa di S. Tobbia il gior-
no della Domenica 3. di Settembre, quando la Chiesa
pone nel Divino Ufizio il libro della Storia del mede-
simo. In esso giorno adunque si fa la sua Festa, co-
minciando da i primi Vespri, con rito di doppio di
prima Classe.
X. La Festa però, che con maggior pompa dell'
altre si solennizza, è quella di S. Pier Martire, poi-
chè dicesi essere stato l’Autore dell' instituto del Bigal-
lo, ed avere in questo angolo principalmente predica-
to contro l'Eresia de' Paterini, vedendosi due dipintu-
re molto antiche, di mano (credesi) di Taddeo Gad-
di sopra gli archi della parte laterale dell' Oratorio, in
una delle quali predica, e nell' altra consegna gli Sten-
dardi a 12. Uomini (che furon detti i 12. Buoni Uo-
mini del Bigallo) per combattere contro i detti Ere-
tici. Sopra i Paterini compose già alcune belle Lezio-
ni il Signor Dottore Giovanni Lami, da me con pia-
cere udite nell' Accademia della Crusca. Uno de' men-
tovati Stendardi conservasi in Santa Maria Novella frall
altre venerabili Reliquie: per altro non pare a taluno
essere