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nas exercendas, & ad audiendas Missas, iure Parrochia-
libus Ecclesiis suis redditis congregantur, dederintque
dicte Socierati auxilium, favorem, vel consilium de
Omnip. Dei misericordia, Beate Marie Virginis, Beu¬
torumque Petri, & Pauli Apostol. necnon Joannis Ba-
ptiste, Zenobii, Reparate, ac Vincentii Patronorum no-
strorum meritis, & auctoritate confisi, 40. dies de iniun-
cta eis penitentia misericorditer in Domino relaxamus.
In quorum omnium fidem, & testimonium has nostras lit¬
teras fieri, & scribi iussimus, ac Sigilli nostri munimi¬
ne roborari.
Datum Flor. in Episcopali Palatio nostro sub anno
Dom. Incarn. MCCCLXXXVI. Ind. IX. die verò XVIII. mensis
Iulii, Pontif. Sanctiss. in Christo Patris, & Dom. Do-
mini Urbani Divina Provvid. Pape VI. an. IX.
III. Per qual motivo poi, e quando i Fratelli di si
Venerabile Compagnia, abbandonata la Chiesa di S. Ia-
copo, passassero in Via di S. Gallo, dove ottenuto aven-
do dai Monaci Celestini una Casa nell' Orto del Mona-
ſtero, che ridussero ad un divoto Oratorio, io sinora
non mi sono avvenuto a trovare; potendosi però con-
getturare, che ciò addivenisse o dall'arbitrio del Com-
mendatore di Rodi padrone di S. Jacopo in Campo Cor-
bolini, o piuttoſto dal numero de' Fratelli moltiplicati
in guisa, che gli obbligasse a cercare altro luogo più
comodo, e proporzionato. E che un tale passaggio
accadesse nel 1390. o in quel torno, sembra, che si
possa dimostrare da un Contratto del 1407. impercioc-
chè quivi viepiù cresciuto il concorso de' nuovi Fratel-
li, per dilatarsi, comprarono da’ Monaci in detto anno
altro pezzo dell' Orto, cioè braccia 25. di lunghezza,
e 13. di larghezza, con obbligo di risarcire a detti Pa-
dri il muro del medesimo Orto a spese proprie: l'Istru-
mento fu rogato da Ser Francesco di Michele da Firen-
ze 6. di Aprile del 1407. nella qual carta sono nota-
bili per le nostre congetture le seguenti parole : D.
Prior propovit quod iam longinquis temporibus quedam
op.