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mano di Piero de' Medici figlio del Magnifico Lorenzo
ed essendo egli nel 1494. ſtato cacciato di Firenze, il
Reliquiario venne in mano de' Sindachi dell' entrate
de Medici esuli, i quali lo diedero al Cardinale di Sie-
na Francesco Piccolomini, che fu poi Pio III. in estin¬
zione di credito, che esso avea con Piero, e nel
1495. il Cardinale lo diede per fiorini d'oro 200. a
Consoli de' Mercatanti, i quali gli fecero fare il ricco
Tabernacolo, e lo donarono alla Chieſa di S. Giovanni.
10. Oſsa di S. lacopo Apostolo, e di S. Alessio, del-
le quali parla Niccolò Liborio Verzoni ne' suoi Diari
cosi ,, Adi 15. d'Aprile del 1334. vennero a Firenze
„ da Roma Reliquie Insigni de' SS. lacopo Ap. e di
„S. Alessio per mezanità di un Frate di Valombrosa,
„le quali furono ricevute con solennità di processio-
„ ne , e furono riposte nell' Altare di S. Giovanni,, e
di queste ne fa pure ricordo nel ſuo Prioriſta il Petri¬
buoni.
11. Alcuni involti di Reliquie sparsi ne' Reliquiari pre¬
detti, come uno di drappo cremisi di figura lunga ot¬
to dita con polizino Reliquiae Sanctorum, altro lungo
cinque dita con cartellino come sopra. Due involti cu-
citi insieme di drappo roſso uſato, e altro pure di drap¬
po roſso ſenza cartella, quattro altri di seta legati con
cordelline aventi simile Iscrizione Reliquiae Sanctorum;
e varie borsette unite insieme assai grandette. Credesi che
tutte le suddette Reliquie incluse in questi involti, e,
borſe, ſieno porzione di quelle, che il Propoſto Orazio
Berindelli dice in una sua memoria autentica, e sot-
toſcritta dal Vicario dell Arcivescovo, Antonio Benivie¬
ni ilidi 18. di Marzo del 1596. di aver trovato nella
Stanza dell' Opera detta degli Argenti in una Cassa di
piombo tutte infangate, e ricoperte di belletta dalla
piena del 1557. che copri l'Altare in S. Giovanni, e
ruppe i criſtalli a varj Reliquiari, che stavano sotto
il detto Altare.
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