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e Maria da Domenico Ferretti; e per far giustizia al
merito della sopraddetta Congregazione de' Preti, non
deve tacersi, che per opera loro questa Cappella non so-
lo è ricca, ma da i divoti frequentatissima.
VIII. Cominciò adunque questa Ven. Congregazio-
ne nel 1686. anno nel quale Papa Innocenzio XI. alle
preghiere di Cosimo III. concedè la Festa, e Ufizio
dello Sposalizio del glorioso San Giuseppe nel di 23.
di Gennaio: Onde alcuni Sacerdoti divoti del Santo
presero motivo da questa nuova Solennità d' insieme.
congregarsi per celebrare un titolo cosi pregevole del
Santo Spoſo di Maria. Il primo luogo di loro adu-
nanze fu la Compagnia di San Giuseppe posta al
Canto de Carnesecchi dal Centauro, ma siccome tutti
i divoti Preti erano Cappellani del Duomo, pensaro-
no a paſſare nella Metropolitana, e però chiesta, ed
ottenutane la licenza, alla Cappella di S. Giuseppe tra-
sferirono le loro Tornate, consistenti in alcune Orazio-
ni, Meſsa Votiva del Santo cantata ogni Mercoledi non
impedito, ed altre poche pratiche di pietà, che leggonsi
ne' primi Capitoli, e nelle Costituzioni approvate dall'
Arcivescovo Tommaso Bonaventura de' Conti della Ghe-
rardesca a' 10. di Settembre del 1716. ed accettate da
Fratelli, il numero de' quali primieramente su di 12. e
poi di 33. e non più. Nella Canonica facevansi le lo-
ro Adunanze in occasione di consultare degli affari
della Congregazione, poscia colla permissione de’ Su-
periori adunansi nella Sagreſtia nuova. Ogni anno a
questa Cappella fanno un nobile apparato per la Fe-
ſta del Santo; e perchè sia altresi divotissima, a loro
ſpeſe precede una Novena; e nella Festa titolare della
Congregazione, che si fa solenne, premettesi un Tri-
duo. Oltre poi a' 33. Confrati, che debbono essere
Cappellani di Santa Maria del Fiore, si aggregano Com-
messi, e Commesse, di cui grande è il numero o sia di
Nobili, o di Cittadini partecipanti di tutto il bene
che si fa nella Congregazione di suffragj in occasio-
ne di morte, e di grandi Indulgenze concesse da Clemen-
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