Full text: Quartiere di S. Giovanni (6)

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volta la Patria sua, disse: Vi sarò una volta appic- 
„cato; il che si avverò, dice l'Autore della sua Vita, 
„dopo la Canonizazione, attaccatone che fu lo Sten- 
dardo in Santa Maria del Fiore, e fin da quel tem- 
po è qui rimasa una tavola, dove in abito Sacerdotale 
è effigiato davanti alla Vergine Maria il glorioso nostro 
Concittadino. 
VI. Addirimpetto a questa Tribuna viene la terza 
detta della Croce, a motivo di conservarvisi un gran 
pezzo del Legno della Santa Croce, che in altra Le- 
zione adoreremo. Frattanto quasi nel mezzo del pavi- 
mento si osservi un Tondo di marmo, sul quale vi bat- 
te il Sole, passando per un anello fermato nella Lan- 
terna della Cupola, affine di conoscere il punto della 
maggior altezza, che poſſa aver queſto Pianeta in tutto 
l'anno, vale a dire il solstizio estivo, che accade tra 
il 21. e 22. di Giugno: Osservazione dal Migliore, e 
da molti altri Scrittori falsamente attribuita a Fra Igna- 
zio Danti ad istanza di Cosimo I. quando per verità 
ella è coſa assai più antica, mercè la bella, e certa sco- 
perta fatta dal P. Lionardo Ximenes Geografo Imperia- 
le; imperciocchè si è da lui trovato essere stata inven- 
zione del celebre Fiorentino Maestro Paolo del Pozzo 
Toscanelli, che mori nel 1482. onde convien dire, che 
il foro nella Lanterna, ed il marmo in questa Tribu- 
na sia ſtato meſso poco dopo, che fu terminata la Lan- 
terna, cioè nel 1465. 0 in quel torno, e nel 1755. dal 
soprallodato Gesuita fu tirata la Meridiana in un re- 
golone di metallo per ſervire alle osservazioni estive 
solſtiziali, la qual Meridiana fa conoscere, che l’an- 
tico tondo era fuori del vero piano del Meridiano, co- 
me leggesi nell' erudito Trattato, che il medesimo ha 
dato alla ſtampa nel 1757. e tutto ciò sia detto a glo- 
ria non meno dell' ingegno de i Fiorentini, che della 
Chiesa di Santa Maria del Fiore, la quale può vantare 
una somigliante esperienza per la più vetuſta, che trovisi 
fatta da' Martematici, essendo non solo a questa nostra 
posteriori di tempo quelle di Parigi, di Roma, e di Bolo- 
Tom. VI. 
gna,
	        
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