XLIX
CHRISTI PRAECVRSORI
PATRIAE TVTELARI
FRANCISCVS M, SERGRIFI PATR. FLOR¬
IN SVAE VENERATIONIS
ARGVMENTVM
D. D. D. AN. SALVTIS MDCIIC.
Circa poi all'autentica dimostrante la verità di cosi ra-
ra Reliquia, ne abbiamo una dichiarazione della Re-
pubblica Fiorentina, che si conserva in una vecchia
cartapecora dell' Arte de' Mercatanti, che dice come
segue,, Sia manifesto a chiunque leggerà la presente
„memoria, qualmente un certo Patriarca di Costan-
„tinopoli per nome Filoteo donò al Sommo Pontefice
Urbano V. la preziosissima Reliquia del Sacro Indice
„del Precursore di Cristo Signor nostro Messer S. Gio.
„Batista l'anno di nostra Salute 1363. Questo Papa-
„ ebbe in tanta venerazione la prefata Reliquia, che
„ non mai senza essa celebrò la Santa Messa, ciò, che
„ praticarono ancora i di lui Successori Gregorio XI.
„e Urbano VI. ne i quali paſsò, come per ius eredi-
" tario questo sacro tesoro. Ma si diede il caso, che nel
„tempo, che Urbano VI. stava assediato in Nocera da
" Carlo Re di Napoli circa l' anno 1386. fu da sacrile-
„ga mano rubata al-Papa la suddetta Reliquia. Baldassar
" Coſſa, che in queſto tempo serviva il Papa Urbano
„in qualità di Cherico di Camera, fece ogni sforzo,
„usò ogni arte per recuperarla, ed ebbe la sorte di po-
„terla redimere collo sborso di 800. ducati d'oro. As-
„ſunto poi al Pontificato il Coſsa col nome di Giovan-
„ni XXIII. l'anno 1410. che di là a cinque anni fu
„poi depoſto nel Concilio di Costanza, venne a Firen-
„ze nel 1419. per riconoscere il vero, ed unico Pon-
„tefice Martino V. dal quale ad istanza della Repubbli-
„ca Fiorentina fu fatto Cardinale, e Vescovo Tuscula-
„ no. Alquanti mesi dopo mori il Cossa, e fatto il suo testa¬
„mento per rogito di Ser Lorenzo di Paolo di Gui-
"do, si eleſſe la Sepoltura in S. Giovanni, e lasciò in
Tom. V.
do¬