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per maggiormente far risplendere la prudenza degli
„Operai, in aver procurato di salvarle, vendute loro
„per marmi rotti. , Ma donde abbia il Migliore ca-
„vato queste notizie poco onorevoli a chi comandava,
ed a' Monaci, io non lo so. Il vero si è, che ne’libri
dell' Opera di quel tempo non trovasi ad uscita alcu-
na partita impiegata in tal compra. Furono bensi que'
marmi, giuſta una memoria del Canonico Biscioni, tra-
ſportati nell' Opera per ordine di chi allora governa-
va, e de' Monaci, affinchè da i Professori di scultura,
che quivi facevano il loro studio a guisa di Accademia,
fossero risarciti, e riuniti a' suoi luoghi i pezzi, rotti
già da' Soldati per dispregio, allorchè trovandosi in cam-
po fuori della Porta alla Croce per l'assedio del 1530.
fecero a' Monaci gravi insulti, li dove ancora vedesi il
loro antico Villaggio a forma di Palagina in luogo det-
to Guarlone, Ben è vero, che dopo esser state lascia-
te le dette figure da’ Monaci in custodia a' detti Operai,
come coſa di notabile stima, le volle appresso di se il
Gran Principe Ferdinando, e da esso furono collocate
ne' suoi nobili Mezzanini nel palazzo de' Pitti, rimaſo
nell' Opera non altro, che rottami.
VII. Un teſoro poi rariſsimo trovasi nella Sala, che
chiamaſi la Residenza del Magistrato, e questo consiste
in alquanti quadri di bianchissimo marmo, che rappresen-
tano in baſsi rilievi Cori di Fanciulli aventi in mano
carte di musica, e dimostranti nelle loro attitudini.l'
azione del canto, e ſono si vivi, e naturali, che a chi gli
osserva, solo dispiace non sentirne l'armonia delle voci.
Queſti mirabili lavori erano a i due Organi del Duomo
fatti da Donatello, e da Luca della Robbia, i cui no-
mi bastano per estimargli al sommo pregevoli, e degni
di lode. Sonovi pure nell' opera i varj disegni per la
Facciata di Santa Maria del Fiore fatti da Valentuomi-
ni, aspettandosi un intendente, che tra essi tutti belli,
e vaghi ne giudichi del più bello, e che venga il tem-
po opportuno per l'esecuzione di si bell' opera, ed i
nomi de' Professori che diedero questo saggio del lor
va¬