XLI
„Giovanni in quella parte, che è sopral l' Altar mag-
giore, della qual opera ricevette gran lode, e stima.
„in questo luogo però mi convien correggere il detto
„d' un moderno Scrittore (Cinelli) che parlando di
„questa figura dice cosi , Fece poi egli solo il Cristo
„di altezza di ſette braccia, che cè ſopra la Cappella
„maggiore, nella qual opera fece quel magnifico spro.
positone d'effigiargli una mano a rovescio: ma si de-
„ve nondimeno compatire, perchè il disegno era allor
„rozzo, e rinaſcente di fresco, e non avea ancora
preso il vigore d' oggi giorno ;, Fin qui l' Autore
„ il quale nell'affermare tal cosa molto s’ingannò, per-
„chè qualunque Professore di queste Arti, che osserve-
»rà quella mano, chiaramente riconoscerài, non essere
»ella altrimenti stata fatta a rovescio, ma a diritto,
», anzi con molto ingegnoso avvedimento dell' Artefice
„ il quale nel dipinger che fece con gran diligenza la
„mano destra del Signore sedente in trono, quasi in
»atto di giudicare il Mondo, fece Vedere di essa ma-
» no destra la parte di dentro aperta, dimostrante la
»piaga, quasi invitando a ſe l' anime giuſte, e cosi
»essendo essa deſtra mano veduta dalla parte interio-
»re, vedesi altresi il dito grosso della medesima nella
»parte di sopra. Volendo poi il Pittore dimostrare la
» ſiniſtra in poſitura di scacciare dalla sua presenza i
»reprobi, che si scorgono da quella banda, nell' eterne
» pene, la fece vedere aperta si, ma non dalla parte di
»dentro, come aveva fatto la mano destra, ma dalla
„parte di fuori, quasi che con essa volesse quegli toglie-
»re dalla propria faccia, nel qual caso doveva fare
siccome fece, il dito grosso veduto nella parte inferiore
»Con tale invenzione fece egli conoscere ciò, che alla
„pittura ſarebbe ſtato per altro impossibile a moſtra-
» re
XIV. Sin qui il Baldinucci, che ha intralasciato di
rammentarci parecchi Maeſtri di Musaico, che ebbero
parte o in lavorar simili quadri, che veggonsi in S. Gio-
vanni, o pure in reſtaurargli, e però quanti di costoro ho
Tom. V.
io