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to per lo ſpazio di 10. giorni sopra la Testa, e Mam. 
melle della Santa; Con questa Reliquia chiusa in un- 
ricco quadro le Monache fanno fare da Preti una Pro- 
cessione nel di 5. di Febbraio, portando oltre il sa- 
cro Velo, tre Croci di Cera benedetta, che appicca- 
no una alla Porta a S. Gallo, altra alla loggia di Bo- 
nifazio, e la terza dalle divote Religiose processional- 
mente si affige alla muraglia dell' Orto. Di uno de' tre 
Santi Re Magi conservano un dito avente la sua un- 
ghia; hanno due Denti bianchissimi con un cartellino 
di ſtagno, che dice, di S. Benedetto Abate, nè io so 
intendere, come le Monache possano dubitare, se que 
sti sieno del Santo lor Patriarca, imperciocchè se fosse- 
ro questi di qualche altro S. Benedetto, vi sarebbe cer- 
tamente qualche parola per distintivo del Santo di somi- 
gliante! nome : nè io credo, che sieno della opinione 
di quelli, che tengono essere stato sempre incognito, il 
Sepolcro del Santo loro Legislatore, quando indubitato 
egli è oramai, che le Ossa di S. Benedetto Ab. con quelle 
della sua Sorella Scolastica trasferite furono in Francia, 
essendo ſtata da moltissimi miracoli teſtificata, una tale 
traslazione, come scrive il Bollando a i 21. del, mese 
di Marzo. Oltre poi alle sudderte Reliquie veggonsi in 
sei braccia. d'. argento di finissimo lavoro i fucili de i 
Santi Martiri Artemio, Simplicio, Giusto, Benedet- 
to, Giosuè, e Benemerito; siccome in dorata cassetta 
avvi la teſta di una Compagna di S. Orsola, che si 
crede portata in Monastero, alloraquando da Papa Eu- 
genio furono in S. Agata incorporate le Monache dette 
di S. Orſa. Lungo poi è il novero delle Ossa di altri 
Santi, le quali compongono un bell Santuatio. 
IV. E differendo in ultimo luogo della Lezione il 
favellare del Corpo di S. Teodoro Martire, che giace 
sotto l'Altar maggiore: di questa Chiesa mi si conce- 
da una minuta osservazione; E però facendomi dalla 
facciata tutta di pietra con l'arme de' Pucci sopra la 
Porta, notar debbo, che su fatta per Testamento del 
Senator Lorenzo di Piero Pucci, rogato da Ser Paolo 
Paoli