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suddite tali virtu, e disposizioni alla perfezione, che ad
essa fu facile radicare in Convento quella osservanza-
singolare, che fino al giorno di oggi germoglia, e che
diede motivo a i Pontefici di fare loro quelle nuo-
ve grazie, e singolari benefizj, che siamo per ram-
mentare.
VIII. Papa Giulio II. volendo dare un contrasse-
gno della stima, che aveva delle nostre Suore Camal-
dolensi, con Bolla data in Roma nel 1507. alle Ca-
lende di Ottobre, anno 4. del suo Pontificato, uni al
Monastero colle sue entrate le due Chiese Parocchiali
di S. Ilario a Pitigliuolo, e di S. Cristina a Pancole;
e con simigliante liberalità Papa Leone X. donò pure
a S. Agata la Chieſa di S. Giuſto a Campi di annua,
entrata scudi 36. di Camera, la quale era di Padrona-
to della Famiglia de' Sodi, alla quale riserbò la facol-
tà, e l' jus di presentare il Vicatio, e di avere dalle
Monache il convenevole sostentamento, vita sua duran-
te, e la Bolla su data in Roma nel 1520. Pridie
Non. Septembris Anno 8. Pontif. trovandosi gli origi-
nali delle due suddette Bolle nell' Archivio del Mo-
nastero a i numeri 98. e 112. E per nulla trala-
sciare di riguardevole, che sia in questo Archivio
al numero 118. avvi una lettera del Cardinale
Lorenzo Pucci a i Canonici di Fiesole, perchè accor-
dino alle Monache di S. Agata in emphiteusi una Ca-
ſa in Via di S. Gallo, e del medesimo Cardinale al
numero 103. vi ha un' altra lettera in grazia del Mo-
naſtero di S. Agata all' Arciprete, e al Suddecano del
Capitolo di S. M. del Fiore. Della Signoria Fiorentina evvi
al numero 105. un' ordinazione a i Ministri di Dogana,
perche restituiscano ogni anno alle Monache lir. 180.
ed una simigliante al numero 91. nella quale dal Se-
nato Fiorentino si comanda agli Ufiziali del Monte
di pagare alle Monache di S. Agata lire 595. e sol. 6.
E per fine potrei a i suddetti favori arrogere le molte
partecipazioni delle orazioni, e delle opere Spirituali
Mm
di