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VII. Frattanto i Tavolaccini, detti ancora i Fanti
del Rotellino, avendo preſo poſseſſo del comprato Mo-
naſtero di S. Gherardo, non tardarono a ridurlo ad
uſo di Spedale per sollievo de i poveri Fratelli della
loro Compagnia, alzandovi alle pareti le Armi del Po-
polo, e del Comune di Eirenze, e ne furono assolu-
ti Padroni fino al 1506. quando la elezione di Pier
Soderini in Gonfaloniere perpetuo della Repubblica ar¬
recò una nuova, nè mai penſata moleſtia alla detta-
Compagnia. Avvegnachè il Soderini essendo benaf-
fetto alla Religione del Carmine, se tutti quei Padri
amava assai, avea però tolto a favorire la Congrega-
zione de i Carmelitani riformati detta di Mantova,
come si è raccontato da noi nella Storia di S. Maria
Maggiore al Tomo III. Volendo adunque il Gonfalo-
niere introdurre in Città questa Riforma, assegnò a i
Padri la Chieſa, o sivvero Oratorio, e Spedale di S.
Clemente de' Tavolaccini, i quali ebbero per bene
l'ubbidire, comecchè erano stipendiati dalla Repubbli¬
ca, non rimanendo loro altra speranza, se non se una
larga promessa, che fece il Gonfaloniere a i Riforma-
ti di trasferirgli altrove, quando questo luogo fosse a i
Padri riuſcito meno comodo, lo che addivenne di li a
due anni, che i Religiosi portati dal favore di Piero
nel 1508. furono introdotti in S. Barnaba, e cosi ri-
tornò detto Spedale aci Tavolaccini ne i 30. di Ago-
sto dello stesso anno, i quali forse temendo di poter-
lo altra, fiata perderlo, nel 1513. lo venderono alle Ca-
nonicheſſeRegolari del Monaſtero di S. Bartolommeo
di Ancona, come riferiremo nella seconda Lezione.
LE.