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che appellavasi Jacoba Abbatissa Monasterii S. Gherardi,
& S. Hieronimi de Via S. Galli: come appare all' Ar-
chivio Generale ne i Protocolli di detto Notaio, er tra
le Cartapecore de i Canonici di San Lorenzo al nu-
mero 37.
III. Si fa pure menzione di queste Donne in un
pagamento presso le Monache di S. Maria sul Prato,
che rogò Ser Francesco di Bartolo da Sommaia nel di
9. di Giugno del 1393. e dice Actum in Monasterio
Monialium S. Gherardi Pop. S. Laurentii, propè ianuam
S. Galli. Nè solamente in detto Convento, ma. in
S. Agata di Firenze sonovi Cartapecore riguardanti il
Monastero di S. Gherardo, e tratle molte, due mi
piace qui accennare, amendue essendo Bolle di Pon-
tefici, la prima delle quali. è di Giovanni XXIII. da-
ta apud S. Antonium extra muros Florentiae 15. Aug.
Anno IV. Pontif. ed in essa si concede il privilegio al¬
le noſtre Monache di liberarle dalla suggezione all' Or-
dinario, dichiarandole immediatamente soggette alla
Santa Sede Apoſtolica, dimanierachè niuno nè Prelato,
nè Giudice, nè Ufiziale potesse promulgare sentenza con-
tro di esse; e la seconda Bolla è di Papa Martino V.
data in Firenze 22. d'Aprile An. 2. Pontif. conferman-
do in questa il Pontefice tutti i privilegj dagli Ante-
cessori suoi dati al Monastero, ed espressamente la
protezione dellal Sede Romana.
IV. Quando poi il Convento delle suddette Donne
ritornasse per la seconda volta ad essere Spedale, e
come mutasse nome, addimandandosi Spedale di San
Clemente, debbo ora qui illustrarlo, ricorrendo nuo-
vamente all' Archivio di O. S. M. dove unito:alla so-
pra riferita carta del 1427. avvi questo Ricordo: Mo-
niales S. Gherardi de Via S. Galli cum facultate Archie-
piscopi Flor. (Amerigo Corsini) vendunt Conventum, &
Oratorium cum pertinentiis Societati S. Mariae della
Pietà di Firenze, quae est Familiae DD. Priorum Ar-
tium, & Vexilliferi Justitiae, quae Familia ibi voluit
facere unum Hospitale pro Fratribus dictae Societatis.
E si