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XIX.
DELLA CHIESA E MONASTERO
DELLE MONACHE DI SAN MINIATO AL MONTE
INOGGI DEL CEPPO II.
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leggono nelle Croniche de' trapassati
tempi relazioni cosi orribili de danni
fatti talora dalle piene di Arno, che ad
alcune di esse viene diminuita, se non
tolta la fede, ed una certamente di
queste pottebbe essere nel cospetto al¬
trui la Piena, che segui nell' anno 1557.
se gli avvenimenti accaduti al Monastero detto del Cep-
po non ce ne dessero un sicuro riscontro. Imperciocchè
nel di 13. di Settembre del suddetto anno l'impeto im-
provviso delle acque, che avea in Firenze atterrata la Por-
ta alla Croce, e rotti due Ponti, assall in si fatta guisa
questo Convento, ché oltre l'averlo saccheggiato di tutte
le ricche, e facre masserizie, rovinò col bel Chiostro qua-
si tutte le mura, scale, celle, sale, ed officine, salvatesi
per miracolo le povere Suore, delle quali però una ad-
dimandata Suor Zenobia Panciatichi rimase disgraziata-
mente affogata. E se altri Monasterj maltrattati furono
dalla piena, dopo però potettero restaurarsi con qualche
ſpeſa, ma la caduta del noſtro a giudizio de' Periti fu da-
ta per irreparabile.
II. E per qui dire come, e dove si refugiassero le
Monache in cosi grave pericolo, riporterò un paragrafo
della Cronichetta di Suor Clarice Mazzei, cui molto deb-
bono le Suore del Ceppo per i notevoli vantaggi, che
loro procurò nel secolo passato questa Abbadessa. Scrive
ella adunque come appresso:,, 1557. 13. Settembre, es-
„sen-