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bo, ed è una Nativita di Cristo; l'altro è un San
Lorenzo sedente con i Santi Stefano, e Lionardo cre-
duto di Pietro Perugino; e sotto a questo Quadro
leggesi un Cartellone co' seguenti versi, e titolo:
D. LAVRENTIVS AD LEONEM X.
PONT. MAX.
HANC MIHI SANCTE PATER COSMVS CVM CONDERET AEDEM
GAVDEBAT PROAVI RELLIGIONE TVI.
DELECTAVIT AVVS, DELECTAVERE PARENTES
QVORVM OPE CREVERVNT TEMPLA SACRATA MIHI
SED PRONEPOS MAIORA DABIS PIETATE , PARENTES
PONTIFICEM TVRPE EST NON SVPERASSE SVOS.
MARCELL. VIRGIL. R. P. F. CANCELL.
E per fine avrei parecchie Funzioni solenni fatte,
in questa Sagrestia, ma una sola perchè assai u¬
tile alla Storia qui riferirò, e fu l’Ordine Sacerdota-
le in essa conferito a Messer Francesco Soderini Vesco-
vo di Volterra, e poi. Cardinale, quivi adunque a’ 27.
di Marzo del. 1486. in vigore delle lettere Apostoliche
esso fu ordinato da Monsig. Rinaldo Orsini Arcivescovo
di Firenze, quello che da qualche Scrittore si asserisce
non aver mai riseduto da Arcivescovo in questa Cit¬
tà, e tale Ordinazione trovasi segnata nell' Arcivesco-
vado al Protocollo di Ser Gabbriello da Vaconda No-
taio al num. 60.
III. Ma oramai passando alla nuova Sagreſtia ad-
dimandata la Cappella de' Depositi, io trovo che fu
essa ordinata da Leon X. nel 1520. a Michelagnolo
Buonarioti, e dipoi fatta fabbricare, ed ornare da
Clemente VII. a fine di riporvi i Corpi, e conserva-
re con nobilissimi Sepolcri le memorie, e ceneri di
quegli a lui più vicini, e congiunti di parentela, co-
me Giuliano de' Medici Duca di Nemurs, e Lorenzo
Duca di Urbino, che fu Padre di Alessandro primo
Duca di Firenze; e volle che il Buonarroti, oltre all'
esserne l'Architetto, fosse insiememente l'Artéfice del¬