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di San Matteo; era questa Cappella ne' tempi antichi-
de' Marignolli, ſotto la mensa dell' Altare vi è una
iſcrizione collocata da i Signori Ubaldini di Via de
Martelli, di presente Padroni, e dice come appresso:
0.
M.
D.
IN HONOREM D. MATTHAEI APOSTOLI
A ET EVANGELISTAE
VBALDINVS ARCHIDIACONVSI FLORENTINVS
ET EIVS FRATRES DE VBALDINIS
IOANNIS BAPTISTAE) FILII
ELEGANTIORI FORMA SACELLVM HOC
GENTIS SVAE EXORNARVNT
ANNO CIDIOCCXXXIX.
XII. Passo ora a discorrere di altre pregevoli, co¬
ſe, che ſparſe trovansi in Chiesa, e in primo luogo
osſervisi una facciata in Chiesa, larga braccia 10. e
mezzo, e alta 15. dipinta con lode da Agnolo Bron-
zino, il quale conoscendo il suo valore nel ffare ignu-
di, nel icolorire qui il Martirio di San Lorenzo, ha
empito questa sua dipintura di moltiplici figure ignu¬
de contra la decenza del luogo, e della verità della Sto-
ria, criticato da Raffaello Borghini giustamente, si per
avere effigiato l' Imperatore sedente sul trono, mentre
che fa tormentare il Santo Martire, intorniato da i suoi
Baronio del tutto ignudi, o di pochi panni vestiti,
cosa disconvenevole a Persone, che servono, si gran
Principi, si ancora per un gruppo di bellissime Don-
ne a sederei frantanti ignudi; e se come figure rappre-
sentanti lei virtu gli piaceva di farle, dovea piutto-
sto in aria sigurarle; per altro è giudicata opera in
molte cose ben intesa. E ad una dipintura critica-
ta, aggiugnerò una notizia dell' Ufizio del Santo, cioè
un versetto dell' ottaval Lezione, che si legge in
un antico libro corale della Chiesa, allusivo alle pa-
role del Santo Martire: Ecce miser, assasti me una
parte, regira aliam, & manduca. In secondo luogo at-
ten.