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renzo, nè si può negare che le scalere, che girano in-
torno a tutta la Chieſa, non gli dieno bellezza, e
maeſtà.
I. E ormai spiegâta la pianta della Chiesa, ve¬
nendo alla descrizione delle Cappelle, noteremo esser
queste di numero 24. E principiando da quella, che tro-
vasi a manritta deli' ingresso, che è de' Medici, si ve-
de una tavola rappresentante la Visitazione, opera lo-
data del Signor Agostino Veracini, postavi in vece di
una Natività di Cristo, dipinta da Raffaellino del Gar-
bo Gode questo Altare il Privilegio della Messa Gre-
goriana, e fu eretto da Donna Lucrezia Tornabuoni sta-
ta moglie di Piero de' Medici, come si legge nella
iscrizione ſotto la Mensa, composta dal chiarissimo Ca-
nonico Antommaria Biscioni, e dice come appresso
DEO
DEIPARAEQVE VIRGINI ELISABETH VISITANTI
ALTARE HOC
A. LVCRETIA TORNABVONI PETRI MEDICES VXORE
ERECTVM AC PROVENTIBVS DITATVM
A GREGORIO XIII. P. M.
PRO QVOLIBET SACRIFICIO IN EODEM PERAGENDO
AD TOTIDEM VITA FVNCTORVM
ANIMAS AB IGNE LVSTRALI VINDICANDAS
PERPETVO PRIVILEGIO INSIGNITVM
VT FIDELIVM PIETAS EXTERNO AMPLIATA DECORE
IPSA QVOQVE ADAVGERETVR
IN HANC DEMVM AVGVSTIOREM FORMAM RESTITVTVM
AN. SAL. MDCCX.
IV. La seconda Cappella è de' Ginori, avente la
ſtupenda tavola deli Rosso, che vi ha dipinto lo Spo-
salizio di Maria, e se meritamente è da tutti com-
mendata, non va però libera dalla critica di Raffael-
lo Borghini, cui dispiacciono le mani troppo piccole
di quelle Sante appiè dipinte, e quel San Vincen-
zio