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cacemente adoperasse, ordin arono, che colui, il qua¬
le gli altri precedeſse nel suo trattato, fosse corona-
to di una corona d' argento lavorata a guisa di lau-
ro. E per onorare Eugenio IV. come debitamente,
„si conveniva , 1 predetti Ufiziali dello Studio depu¬
„tarono, che 1 Segretari del prefato Eugenio a-
vessero questo atto a giudicare, e insieme con loro
contribuire tal premio, a chi degno ne fusse. On-
„de la seguente Domenica, che fu adi 22. nobilissi-
„mamente fu preparata la detta Chieſa, e poi, subi-
„to dopo pranzo detti Ufiziali, e Giudicatori, e tut-
ti gli Dicitori, ivi si apprestarono, come statuito
era. E perchè l' atto più degno esser non poteva,
che si fosse, la Magnifica Signoria di Firenze, l'Ar-
civeſcovo, l'Ambaſciadore di Venezia, infinito nu-
mero di Prelati, e poi universalmente tutto il po¬
polo Fiorentino vi vennero ad onorarlo, e ciascuno
attento ſi pose a udire. E gli Dicitori tutti furo-
„ no per forte, come in questo per ordine leggendo
si nota, e dopo che tutti ebbero recitato, doven-
„doſi venire al giudizio della coronazione, parve a'
„Giudicatori alcune dell' opere recitate esser quasi del
„ pari , il perche alla Chiefa di S. Maria del Fiore
„predetta donarono la corona, della quale sentenza
„comunemente furono biasimati ec. „I nomi di alcuni
che recitarono sono in detto Codice, cioè Francesco
Alberri, Antonio Agli, Mariotto Davanzati, France-
sco Malecarni, Benedetto Aretino, Michele del Gi¬
gante , Liopardo Dati etc.
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