256
tificio, con cento muli da carriaggi, quando nel gior-
no quinto d' Ottobre in giovedi si vide aperto il Duo-
mo, e superbamente ornato, dove portossi Maria de
Medici con feſtoſa Corte, maſsimamente di Nobili Fran-
zeſi venuti ad inchinare la loro Regina. Il Granduca
Ferdinando come Procuratore eletto dal Re Sposo, die-
de l'Anello alla Nipote ſempre ſervita da Monsù le
Grand Ambasciatore del Re, fece le cerimonie Eccle-
siaſtiche il ſuddetto Cardinale Legato, avendo cantata-
la Meſſa il Veſcovo di Fiesole Marzimedici, e termi-
nata si lieta Funzione, cantossi a più Cori il Te De-
um . Ne si può dubitare, che questo giorno non fosse
il piu glorioso del Principato di Ferdinando,
VII. Di Coſimo II. poco abbiamo da raccontare
ſtante le ſue graviſsime infermità; tuttavolta sia detto
ad onore della Cattedrale, come questo Granduca, per-
mettendoglielo le sue forze, non mancava di solenniz-
zare la Paſqua di Reſurrezione in detta Chieſa, e ri-
marcabili sono le parole di Leopoldo del Migliore a
questo proposito nella Firenze Illustrata, alla pag. 41.
dove leggeſi cosi , Soleva dire il Granduca Cosimo II.
„ non gli parère d'essere Granduca in altro giorno dell
„anno, se non in quel di Pasqua, quando nella Catte-
„drale in trono elevato nel Coro assisteva colla sua¬
„ Corte a i Vespri.
VIII. Molto però avvi da dirsi del Granduca Ferdi-
nando II. a niuno de' suoi antecessori inferiore nella
ſplendidezza, e magnificenza, allorchè trattossi di ce-
rimonie da tenersi in Santa Maria del Fiore, e in pri-
mo luogo rammentar mi piace il Regio Apparato per
le ſue Nozze colla Principeſſa Vittoria di Franceſco
Maria Duca d'Urbino, la quale quivi ebbe solenne-
mente l'Anello benedetto dall'Arcivescovo Piero Nicco-
lini ne 2. d'Agosto del 1634. differitasi per allora la
cerim onia d'incoronarla Granduchessa, funzione che mi
sono avvenuto a trovare nel Tomo I. de i Diarj del
Verzoni da Prato, notata come segue ,, 5. di Luglio
„1637. sulla Porta del Duomo, dove erasi disegnata
„una