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di partire all Capitolo, come leggesi ne' libri dell' Ar-
chivio, intitolati libri di ſpeſe, e di mance, ne quali
pure vi ho riſcontrate altre notizie da non omettersi,
siccome al libro azzurro segnato C leggesi ,, Il Capito-
„lo ad imitazione di quello di S. Pietro in Roma pre-
"ſentò al Papa per la Messa di Natale in un borsotto
„varie monete Fiorentine; il lavoro, e ricamo della-
„borſa coſtò lire 19. e 10. „ Cosi altra partita, che
dice,, 8. Gennaio 1516. per la Mitria donata al Ca-
„pitolo da S. S. che portolla Monsignore Adimari Cu-
„biculario del Papa lir. 700. ,
VIII. E venendo oramai al secondo punto di questa
Lezione; vale a dire a' Principi; i nomi de' quali con-
ſervansi ne' faſti di S. Maria del Fiore, io penso di nul¬
la toccare di Carlo Magno, la cui venuta in Firenze.
fuesaminata da me nel quarto Tomo alla Chiesa di S.
Apostolo, nè pure parlerò degli Ottoni, nè degli Ar-
righi, nè degl' Imperatori Greci Balduino, e Giovanni
Paleologo, nè di Criſterno Re di Dacia rammentati da
me in altre Lezioni. E però ristringendo il discorso
preſente ail pochi Principi, di questi ancora sommaria-
mente riferirò le memorie, che trovansi relative alla
Chiesa Cattedrale di Firenze. V’ entrò adunque Fede-
rigo Imperâtore nel 1451. corteggiato da Ladislao Re,
d’ Ungheria, e da Alberto Arciduca d’Austria venuto
a Firenze per andare a ricevere la corona Imperiale da
Niccolò V. in Roma, ed udita avendo la Messa in Santa
Maria del Fiore con tutti i Magistrati, quivi diede l'or-
dine di Cavalleria a tre Gentiluomini Fiorentini, cioè a
Carlo Pandolfini, ad Alessandro degli Alessandri, ed a
Orlando de' Medici . Venne nel 1494. a Firenze il Re
Carlo di Francia, con terrore de’ Fiorentini, avvegna-
chè avesse egli molte mal fondate pretensioni contra la
Repubblica, tuttavolta mitigato reſtò l' animo del Re
dal coraggio di Piero Capponi, il quale in faccia del
Monarca stracciato il foglio delle gravi, ed ingiu-
ste domande del Franzese, voltando al medesimo
Re le ſpalle con minaccevole tuono disse ,, che se i
„Fran-