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ARTICOLO V.
Ra le Feste, che la Città di Firenze ha u¬
ſato celebrare nella Basilica di San Giovan-
ni, o si voglia per le insigni vittorie ri¬
portate dalle sue Armate, o per le paci
vantaggiose concluse co' suoi Nemici, o
per altri lieti accidenti: due furono quelle, che qui-
vi ſempremai hanno riſcoſso maraviglia, cioè lo splen¬
dido apparato, col quale si festeggia ogni anno il gior-
no di San Giovanni, e la magnifica onoranza, con cui
sul Fonte Battesimale dalla Repubblica Fiorentina crea-
vaſi Cavaliere alcuno de' meritevoli suoi Cittadini, e
talvolta ancora de' Foreſtieri. Quindi io dispensando-
mi dal ragionare delle moltiplici solennità quivi fatte,
e rammentate dagli Storiografi nostri in occasione di
felici avvenimenti alla Città, e allo Stato, abbraccerò
in quest' ultimo Articolo la sola descrizione delle due
sopraddette Feste, dalle quali potrà il Leggitore argui-
re il merito grande di questa Chiesa
II. E facendomi dalla prima, vale a dire dal gior-
no 24. di Giugno, il più lieto, e lieto di tutto ll'an-
no in Firenze per la memoria della Natività del Bati-
ſta, noterò primieramente, che parecchi sono le relazio-
ni laſciateci in iſcrittura, ed in istampa da' nostri an-
tichi, che ne ſcrissero con sincero, e semplice stile
come quella di Goro Dati, che si legge nella sua Sto-
ria data alle stampe nel 1735. dal Signor Domenico Ma-
ria Manni, che l' ha illustrata con pregevoli correzio-
ni, e quella di Giorgio Vasari nelle Vite da lui scrit-
te de Pittori, e stampate nel 1568. siccome quella di
Lodovico Antonio Giamboni nel suo Diario Sacro, e
di Leopoldo del Migliore nella sua Firenze Illuſtrata; Nè
mancano Codici scritti a penna, che ancora minutamente
riferiſcono le più belle circoſtanze di si nobile solen-
nità, e per fino i Forestieri ne hanno parlato ne’ lo-
ro libri, ed eziandio i Greci, i quali nella dimora, che
fe¬