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„ ma pompa dal Popolo, non vi fu nessuno, che lo
„riconoscesse per tale, e stiam per dire, che saremmo
„ancor oggi in quella cecità, se alcuni Orefici, e Gio-
„iellieri, che ebbero (dice il Villani ) incombenza d'
„ornarlo ricchissimamente di gioie, non l'avessero sco-
perto, dopo scorsi quattro anni, e mesi. »
IV. Vengo ora alla Relazione dell' Arcidiacono Mi-
norbetti, che è come appresso:
Relazione delle Sante Reliquie, che sono nella Metropolitana
Chiesa di Firenze, fatta da Cosimo Minerbetti
Arcidiacono Fiorentino, e Vescovo di Cortona,
al Serenissimo Granduca di Toscana
Cosimo Secondo.
Serenissimo Signore.
Ella Chieſa di Santa Maria del Fiore, si ritrova-
no molte Reliquie di Santi, e queste sono, o pro-
prie antiche sue, o statele donate, e lasciate da altri
delle quali io ho voluto darne piena relazione a V. A.
perchè son sicuro, che ella si pregerà di posseder tesori
si grandi, come gli altri Principi simili a lei, a’ quali
ella è per sangue, e somiglianza di costumi congiun-
tiſsima, si sono gloriati più che dell' oro, e delle gem-
me: anzi per acquisto di quelle hanno consumato 1 te-
sori terreni, del che testimonianza ne rende tra gli an-
tichi Carlo Magno Imperatore di Roma, che di tante
Reliquie adornò la Cappella de' Cristianissimi Re di
Francia, e la Città di Aquisgrana, nella quale egli
ordinariamente risedeva, e fra i moderni il Cattolico
Don Filippo Re di Spagna, dal quale è stato arricchito
di molti Corpi, e di Reliquie Sante l' Escuriale ; e poichè
V.A. col prezioso ornamento, che ella prepara al Le-
gno della Santissima Croce, dimostra l’affetto, e reve-
renza, che ella porta alle cose sacre, mi è parso ri-
ferirgli non solo la quantità, e qualità di quelle, che
dal