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QVIESCIIVS DOMVM HANC CVM ADIMVS VETIMAM.
Nè ci dispiaccia di scendere in questo luogo rispettabi¬
le non solo per San Zanobi, come si è detto, ma per
alcuni Arciveſcovi, molti Canonici, e Cappellani quivi
sepolti. Alzato adunque il tondo di marmo, trovali un
pianerottolo, dal pavimento della Chiesa basso un brac-
cio e 2. terzi; poi viene la scala voltata verso la Porta
maggiore, comoda di 7. scalini, ciascuno alto un ter-
zo di braccio, poi un secondo pianerottolo con altro
ſcalino della ſteſſa al tezza. Il vaſo della Sepoltura è di
larghezza braccia 17. lungo braccia 19. l' altezza dal
pavimento alla volta retta da due pilaſtri è di braccia
4. e mezzo. Intorno intorno alle pareti ricorre un mu-
ricciuolo, fuorichè dalla banda, che guarda il Ponen-
te, dove per 12. braccia evvi un trogolone murato, e
fatto per trasferirvi le ossa de' corpi disfatti, ed è to-
talmente pieno. Verso Mezzodi giaciono gli Arcivesco-
vi , e i Canonici in casse, pochi eccettuati, che sono
murati, come il Decano Gianni con lapida di marmo
nel dinanzi, che dice :
A. M. D. G.
IL VENERABILE
LORENZQ MARIA GIANNI
DECANO FIORENTINO.
Oltre poi alla descritta Sepoltura, scesa la suddetta sca-
la a manritta ſalendosi uno scalino, si entra in un Cor-
ridore, il quale dopo tre passi mette in un altro, che
và verso Tramontana, e finisce appiè di una scaletta
di sette gradini, che non ha sfogo, e che io aven-
do fatto diligenti osservazioni, non ho potuto indovi-
nare a che uſo sia ſtata fatta tale fabbrica sotterranea,
se non fosse, che prima la Sepoltura avesse due ingressi,
e questo restasse chiuso dal nuovo pavimento di marmo:
meno ho capito il perchè ne’ due corridori sieno alcu-
ne fineſtre ornate di pietra serena, aventi ancora i gan-
gheri