1296. e noi per ora contentiamoci di considerarne la
sola pianta, per poi in altre Lezioni osservarne il più
pregevole.
VII. Sopra pertanto ad un piano, o sia area di
braccia quadre 22152. alzò egli la grande Basilica in
forma di Croce, piantando la Porta maggiore con due
altre al lati verso Ponente, e due altre per ciascun fian-
co: Distese il corpo della Chiesa lungo in tutto brac-
cia 260. e divise le tre Navate con pilastri raddoppiati,
e grossi braccia 4. e mezzo, allargossi nelle Crociere
braccia 166. affinchè si riducessero i bracci della Croce
a figura proporzionata alla fabbrica, collocando tre
Tribune in forma ottagona; Oltre a’ fondamenti lar-
ghissimi, e profondi quindici braccia, fece con molta
considerazione a ogni angolo delle otto facce que’ 12.
sproni di muraglie, che rinfiancano gli angoli delle tre
Tribune, e doveano assicurare il peso della Cupola,
che lo ſteſso Arnolfo vi avea disegnata, che poi la
voltò il Brunellesco. Un ritratto della Chiesa, e Cu-
pola si vede di mano di Simon Memmi Sanese nel
Capitolo di Santa Maria Novella, ricavato dal proprio
modello di legname, che fatto avea Arnolfo, ed ivi si
vede, che egli avea pensato di voltarne immediatamen-
te la Cupola in sull' ottangolo formato da' pilastroni,
laddove Filippo Brunellesco per farla più svelta vi ag
giunse, prima che cominciasse a voltarla, tutta quell'al-
tezza, dove sono gli occhi, o sia il tamburo.
VIII. E qui si dovrebbero riportare le misure del-
le larghezze, lunghezze, ed altezze di ciascun membro
dell’ edifizio, ma non trovandosi concordi le relazioni,
ed il disegno, che era nell' Opera, essendosi perduto, di
parecchi, che scrissero su tal proposito, riferirò la de-
scrizione, che ne hanno fatte due de’ più periti nell’ Ar-
chitettura, che sono Giorgio Vasari, ed il Senator Gio:
Batiſta Nelli, il quale alle scienze, che mirabilmente pos-
ſedeva, uni ancora una perfetta intelligenza delle fab-
briche . E facendomi dal Vasari nella Vita di Arnolfo
alla pag. 94. da le seguenti misure,, Ma perchè ognu-
„no